Scoprire l’origine di questa insolita “trasmissione” potrebbe fornire nuove informazioni per comprendere il funzionamento delle stelle di neutroni e dei buchi neri.
Migliaia di onde radio attraversano in ogni istante l’Universo, lasciando un’impronta inconfondibile del loro passaggio. Alcuni segnali sono molto deboli e difficili da percepire, come le emissioni originate dalle sonde spaziali Voyager e le Pioneer che viaggiano nel Cosmo ormai da decine di anni, mentre altri sono estremamente potenti come quelli originati dalle stelle di neutroni.
Il misterioso segnale captato recentemente parrebbe essere molto diverso dalle tradizionali emissioni registrate nello Spazio. Nei suoi 5 millesimi di secondo di trasmissione, il segnale radio ha emesso una quantità di energia pari a quella prodotta dal Sole in un mese intero.
Secondo i ricercatori solo due fenomeni celesti potrebbero essere alla base dell’incredibile emissione di onde radio: una fusione tra due stelle di neutroni estremamente dense, oppure la definitiva scomparsa di un buco nero.
Dopo aver pubblicato i risultati della sua ricerca sulla rivista scientifica Science, Lorimer intende approfondire lo studio dei dati forniti dai radiotelescopi australiani, confrontandoli poi con le informazioni raccolte dall’Allen Telescope in California (USA).
Se le ipotesi di Lorimer saranno confermate, l’insolita emissione di onde radio potrà aprire un nuovo capitolo nell’affascinante e complesso studio delle incredibili forze che diedero origine all’Universo.