Leggere il clima nelle conchiglie

Le conchiglie potrebbero rivelarsi un valido alleato per i ricercatori alle prese con il complesso e spinoso tema del cambiamento climatico. Gli isotopi di ossigeno presenti negli strati di carbonato di calcio che costituiscono le conchiglie possono, infatti, offrire uno sguardo sullo stato del clima nei tempi passati.

Fino a ora la paleoclimatologia aveva prodotto rilevazioni di massima, utili per creare una stima annuale sulle temperature, ma non era stata in grado di fornire dati maggiormente dettagliati per comprendere le dinamiche legate al clima in una data area geografica in un periodo di tempo circoscritto. Determinato a superare tali limiti, William Patterson (University of Saskatchewan, Canada) ha deciso di utilizzare le conchiglie per ottenere un maggior numero di informazioni sui cambiamenti climatici avvenuti in passato. Leggi tutto “Leggere il clima nelle conchiglie”

Se l’influenza A (H1N1) lascia senza fiato

H1N1Sembrano giungere notizie confortanti sull’influenza A (H1N1) dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, aree nelle quali il virus ha già espresso buona parte del proprio potenziale durante l’inverno australe. Stando a una recente ricerca, la maggior parte degli individui colpiti da grave insufficienza respiratoria a causa dell’influenza A sono riusciti a sopravvivere grazie a un trattamento per arricchire il sangue di ossigeno.

Una delle complicazioni più pericolose legate all’influenza è la possibilità di incorrere in una sindrome da distress respiratorio (ARDS), una condizione che può portare a danni diffusi dei capillari alveolari a tal punto da causare una forte insufficienza respiratoria e il formarsi di liquido nei polmoni. Alcuni pazienti con H1N1, rivela lo studio, sono stati curati attraverso dispositivi biomedicali per la ossigenazione con membrana extracorporea (ECMO) per ridimensionare la gravità dell’insufficienza respiratoria ottenendo risultati molto promettenti.

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Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide

Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)
Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)

Il nostro Pianeta riserva spesso delle considerevoli sorprese. Un team di ricercatori ha da poco scoperto alcune forme di vita in un ecosistema rimasto intrappolato sotto a un ghiacciaio per circa due milioni di anni in Antartide.

Secondo il gruppo di ricerca, i microbi identificati sarebbero riusciti a sopravvivere adattandosi alle condizioni di buio estremo e alla assenza di ossigeno traendo energie dal ferro e dallo zolfo. L’importante scoperta potrebbe fornire nuovi elementi a supporto della tesi della “Terra a palla di neve”, una teoria secondo la quale in un dato momento del passato il Pianeta rimase totalmente ricoperto dai ghiacci, e importanti dati per valutare se davvero forme di vita primordiali si possano sviluppare anche su altri pianeti come Marte. Leggi tutto “Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide”