Sembrano giovare molto gli ultimi mesi di presidenza a George W. Bush. In un recente incontro con un cospicuo numero di ricercatori al National Center for Biochemical Medicine, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato la volontà di innescare una piccola rivoluzione copernicana nei confronti del suo atteggiamento, spesso oscurantista, verso la scienza.
«Molti critici hanno accusato la mia amministrazione di ignorare ciò che la scienza consiglia e di distorcere il senso dei messaggi scientifici per piegarli alla sua agenda politica. Oggi voglio dire una cosa a tutti coloro che fanno parte della comunità scientifica: “Cerchiamo di essere amici”».
E l’amicizia per George W. Bush passa attraverso la concreta donazione di 10 miliardi di dollari per ridare linfa ai National Institutes of Health, i centri di studio nazionali per la ricerca biomedica. Un cambiamento significativo nell’amministrazione del presidente texano, che in settembre aveva previsto appena un miliardo di dollari per il budget degli NIH. Il presidente ha confessato il proprio errore, dichiarando di aver sottovalutato l’importanza della ricerca.
Sulla scia di Richard Nixon, che nel 1971 aveva inaugurato l’operazione “Guerra al cancro”, Bush ha invitato gli enti di ricerca a utilizzare parte dei finanziamenti per avviare una seconda guerra ai tumori. Con fare belligerante nei confronti della terribile malattia, George W. Bush ha ricordato come non tutto il lavoro sia stato compiuto nel corso del primo conflitto sanitario: «Cerchiamo di liberare definitivamente i nostri corpi da queste armi di distruzione di massa». Leggi tutto “George W. Bush si converte alla Scienza”