Come funziona la pentola a pressione?

Generalmente, per lessare completamente delle patate in acqua bollente occorrono dai 20 ai 30 minuti di cottura. In una pentola a pressione spesso basta un decimo del tempo: in 3 – 5 minuti le patate vengono completamente lessate. Come è possibile?

Pentola a pressioneIn una pentola l’acqua bolle a circa 100 °C e, per quanto sia alto il calore fornito, il liquido mantiene pressoché quella temperatura: il calore aggiuntivo aumenta unicamente la creazione di vapor d’acqua. La pentola a pressione è dotata di un particolare coperchio a incastro, che assicura una chiusura ermetica del recipiente. Il vapore che si produce durante l’ebollizione dell’acqua si accumula quindi all’interno della pentola, aumentando di conseguenza la pressione. Questo sbalzo fa salire il punto di ebollizione dell’acqua, che diventa quindi molto più calda riducendo il tempo di cottura complessivo per il cibo. Leggi tutto “Come funziona la pentola a pressione?”

Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario

«Se ti rompi una caviglia e diventa rossa e inizia a gonfiare è un conto. Se subisci un trauma così grande da indurre il tuo corpo ad arrossarsi e gonfiare, rischi di finire intubato, in dialisi e con numerosi organi compromessi». Lo scenario poco allettante prospettato da Carl Hauser, Harvard Medical School (Boston, USA), è la Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), una condizione che porta a un complessivo stato infiammatorio del nostro corpo. Una patologia grave e tra le principali cause di morte nei reparti di terapia intensiva.

La SIRS può essere causata da una infezione o da un grave trauma. Inizialmente si pensava che la fuoriuscita di batteri presenti nell’intestino potesse innescare la SIRS indotta dagli eventi traumatici. Alcune ricerche successive confutarono tale teoria, spostando così l’attenzione dei ricercatori verso i tessuti danneggiati e frantumati dai traumi.

Partendo da questi presupposti, Hauser e colleghi hanno ipotizzato che le molecole mitocondriali, gli organuli cellulari addetti alla produzione di energia, rilasciate dai tessuti danneggiati possano stimolare il sistema immunitario dei pazienti dando così il via alla SIRS. I mitocondri, del resto, sono dei lontani parenti dei batteri e furono assoldati dalle cellule per svolgere alcuni compiti molto importanti per la loro sopravvivenza. Secondo Hauser e colleghi, le molecole mitocondriali conserverebbero alcune similitudini con i batteri sufficienti per trarre in inganno il sistema immunitario e fargli credere di avere a che fare con una infezione vera e propria, spesso su larga scala. Leggi tutto “Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario”

Moscerini della frutta col pilota automatico

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credit: Leif Ristroph, Attila Bergou, Itai Cohen, Z. Jane Wang, John Guckenheimer

Immaginate di essere un moscerino della frutta di tre millimetri e di dover affrontare le turbolenze causate dal rapido movimento della mano di un Homo sapiens, intento a liberarsi della vostra invadenza. La quantità d’aria spostata destabilizza notevolmente il vostro assetto, eppure in meno di un decimo di secondo riuscite a orientare le vostre ali, fare perno su una di esse e compiere un’inversione a U verso la salvezza. Qual è il segreto di tanta abilità?

Secondo una recente ricerca condotta presso la Cornell University, gli esemplari di Drosophila compiono buona parte delle loro acrobazie in aria grazie a una notevole serie di riflessi. Queste risposte rapide e involontarie permettono ai moscerini della frutta di calibrare al meglio la forza da impiegare nel movimento delle ali per affrontare le turbolenze, recuperare l’assetto ed evitare atterraggi disastrosi. Leggi tutto “Moscerini della frutta col pilota automatico”

Una nebulosa nella nube

La Piccola Nube di Magellano è una galassia nana in orbita intorno alla via Lattea, la galassia in cui si trova il nostro Pianeta. Grazie alla propria luminosità, una delle regioni più note della Piccola Nube di Magellano è l’area NGC 346 qui ritrattata in una immagine da poco rilasciata dall’ESO (European Southern Observatory).

NGC 346 - credit: ESO
NGC 346 - credit: ESO

Distante oltre 210mila anni luce, NGC 346 ha un’estensione pari a circa 200 anni luce ed è classificata come un ammasso di stelle, ovvero un insieme stellare nato dalla medesima nube di materia collassata. La regione della Piccola Nube di Magellano deve la propria luminosità ai gas presenti al suo interno “accesi” dalle stelle che giacciono nella nebulosa.

La maggior parte delle stelle di NGC 346 hanno un’eta giovane di pochi milioni di anni e si sono formate grazie ai violenti venti originati dall’esplosione di una stella massiva, che portò grandi quantità di materia a comprimersi fino a formare i nuovi corpi celesti. Il crogiolo di stelle è stato immortalato dal Wide Field Imager (WFI) del telescopio MPG/ESO dell’osservatorio di La Silla in Cile.

Grazie alla particolare definizione dell’immagine, resa possibile dall’utilizzo di un telescopio da 2,2 metri, gli astrofisici potranno approfondire le loro conoscenze sulle dinamiche che portano alla formazione di nuove stelle, comprendendo meglio i fenomeni che accendono il Cosmo.

Questioni di cuore per il DNA spazzatura

Il tasto per disinnescare alcune delle cause che portano all’infarto potrebbe trovarsi nel DNA spazzatura. Con questa locuzione poco clemente nei confronti della doppia spirale della vita si indicano quelle aree del DNA non codificante, ovvero prive di una funzione (allo stato delle attuali conoscenze). Secondo un gruppo di ricercatori, una sequenza di DNA spazzatura potrebbe essere alla base di almeno una grave patologia che può avere effetti negativi sul muscolo cardiaco.

Negli Stati Uniti, un decesso su cinque è causato dalla coronaropatia (CAD – Coronary Artery Disease), spesso causata dalla presenza di placche di grasso nelle arterie coronarie, i vasi che portano il sangue al cuore. Attraverso uno studio su larga scala condotto su alcune migliaia di volontari, nel 2007 alcuni ricercatori trovarono un collegamento tra la malattia e una sequenza non codificante presente nel cromosoma 9p21. La ricerca portò inoltre alcune evidenze che indicavano come gli individui in possesso di alcune particolari mutazioni in quella specifica sequenza di DNA spazzatura avessero maggiori probabilità di incorrere nella CAD. Leggi tutto “Questioni di cuore per il DNA spazzatura”

Abbattute in un batter d’ali

Abbattere le zanzare con un fascio laser. È questo uno degli obiettivi dell’Intellectual Venture Lab per limitare la diffusione della malaria nei paesi disagiati. Il sistema è in grado di riconoscere la presenza di una zanzara in volo e di colpirla attraverso l’emissione di un fascio laser, letale per l’insetto ma innocuo per gli esseri umani.

L’idea alla base del progetto è relativamente semplice e prevede la creazione di un perimetro impenetrabile per le zanzare, una sorta di zanzariera virtuale sorretta da una serie di pali. Su ogni palo viene collocata una fonte di luce LED che lavora nell’infrarosso e illumina un altro palo (alla distanza massima di 30 metri) rivestito da un materiale in grado di riflettere la luce verso lo fonte dove viene colta dall’obiettivo di una videocamera. La telecamera può così cogliere l’eventuale presenza di coni d’ombra nella luce di ritorno creati dalle zanzare in volo. Leggi tutto “Abbattute in un batter d’ali”