Come le tartarughe conquistarono il guscio, la loro casa

La recente scoperta del più antico fossile di tartaruga fino ad oggi conosciuto sta aiutando i paleontologi a comprendere, con maggior precisione, l’evoluzione che ha portato le tartarughe ad avere le attuali sembianze e caratteristiche.

Fossile di Odontochelys semistestacea scoperto in Cina
Fossile di Odontochelys semitestacea scoperto in Cina

Il fossile di Odontochelys semitestacea è stato ritrovato in alcuni sedimenti nel Nanpanjiang Trough Basin e risale a circa 220 milioni di anni fa, circa 14 milioni di anni più vecchio rispetto a un precedente fossile ritrovato anni fa in Germania. L’importante scoperta ha consentito ai paleontologi di elaborare una teoria maggiormente precisa sull’evoluzione delle tartarughe. Secondo gli esperti, infatti, questi animali si sarebbero evoluti in un ambiente marino e non sul terreno come ipotizzato in precedenza sulla base dei fossili scoperti in Germania.

Il fossile scoperto in Cina presenta un piastrone – la parte ossea piatta che ricopre e protegge il ventre – perfettamente conservato, mentre è privo del carapace, ovvero la parte del “guscio” che riveste il dorso della tartaruga. Secondo i paleontologi, ciò potrebbe indicare che piastrone e carapace si siano evoluti in tempi e modalità diversi nel corso di milioni di anni. Nello specifico, il piastrone si sarebbe evoluto molto prima del carapace. Una tesi rivoluzionaria che contraddice le teorie fino ad ora prevalenti, che ipotizzano un’evoluzione all’unisono della corazza attraverso progressive stratificazioni degli osteodermi (sottili strati ossificati fusi tra loro). Leggi tutto “Come le tartarughe conquistarono il guscio, la loro casa”

Scoperto gigantesco fossile di dinosauro in Patagonia

Dopo sette anni di duro lavoro, un gruppo di paleontologi brasiliani ed argentini ha dichiarato di aver scoperto i resti fossili di una nuova specie di dinosauro gigante, vissuto in Patagonia circa 80 milioni di anni fa durante il Cretaceo.
Il Futalognkosaurus, questo il suo nome, era alto quanto un palazzo di quattro piani, aveva un collo dieci volte più lungo di quello di una giraffa adulta ed è stato probabilmente il più grande dinosauro vegetariano della storia.

Rappresentazione artistica del Futalognkosaurus dukei [photo credit: Arthur Weasley]I resti fossili, molto ben conservati, della struttura scheletrica hanno consentito ai ricercatori di ricostruire con precisione la fisionomia del mastodontico dinosauro. Dalla testa alla lunga coda, il Futalognkosaurus misurava circa 33 metri, con un incredibile e lunghissimo collo lungo circa 17 metri.
Presentazione dei resti fossili del Futalognkosaurus durante una conferenza stampa [photo credit: AP] “Si tratta di una nuova specie mai rinvenuta prima” ha dichiarato entusiasta il paleontologo Juan Porfiri durante una conferenza stampa a Rio de Janeiro. “Il collo del Futalognkosaurus aveva dimensioni incredibili, con un ampio diametro e forti fasce muscolari per sorreggerlo.” I resti fossili della struttura ossea sono completi al 70% e testimoniano l’enorme mole di uno dei dinosauri più grandi al mondo finora conosciuti, il fossile della sola colonna vertebrale pesa più di otto tonnellate.

Il nome Futalognkosaurus Dukei deriva dalla lingua indigena dei Mapuche, gli abitanti del Regno di Araucanía – Patagonia, e significa “gran capo delle lucertole”. Il secondo nome, Dukei, deriva invece dalla compagnia statunitense Duke Energy Corp che ha finanziato buona parte degli scavi e del lavoro dei ricercatori in Argentina.

Resti fossili del Futalognkosaurus [photo credit: National Museum of Brazil]Paleontologi ed esperti di preistoria non hanno dubbi, i resti fossili di questo enorme dinosauro rinvenuti vicino al lago Barreales appartengono a una nuova specie ancora sconosciuta.
Con il ritrovamento del Futalognkosaurus, l’area geografica della Patagonia si dimostra ancora una volta un prezioso giacimento di fossili preistorici. In questa zona dell’America meridionale furono ritrovati i resti di altri due mastodontici dinosauri: l’Argentinosaurus, lungo circa 35 metri, e il Puertasaurus reuili, lungo quasi 40 metri.

Il primo proiettile del Nuovo Mondo

inca_colpoOgni anno, nei soli Stati Uniti d’America, sono 10.000 le vittime da armi da fuoco. Una cifra spaventosa, che riflette in pieno la cultura, in alcuni casi maniacale, per le spitfire degli americani. Ma chi fu ad esplodere il primo colpo nel Nuovo Mondo?

La risposta potrebbe provenire dalla recente scoperta, in Perù, dei resti della più antica vittima da arma da fuoco conosciuta. Scavando in un cimitero Inca nei pressi di Lima, un gruppo di archeologi ha portato alla luce lo scheletro di un nativo con il cranio perforato in due punti. Dopo un’attenta analisi, un gruppo di medici legali del Connecticut ha confermato la compatibilità dei due fori con una ferita da pallettone, i proiettili utilizati dai conquistadores spagnoli. Leggi tutto “Il primo proiettile del Nuovo Mondo”

Pinguino gigante

Pinguinogigante_3Grazie a film di successo, come Happy Feet, e alla crescente diffusione del software libero Linux, i pinguini sono diventati in questi ultimi anni delle vere e proprie star. Amati per il loro buffo aspetto e le simpatiche movenze, questi curiosi uccelli capaci di volare solo in acqua hanno conquistato milioni di fan in tutto il mondo. Eppure, la recente scoperta di un fossile in Perù ci dimostra come il pinguino non sia stato sempre il simpatico volatile in smoking intento a scorrazzare sul pack antartico.

Nei giorni scorsi in Perù, un’équipe di paleontologi ha riportato alla luce i resti dei primi antenati del pinguino, comparsi in quell’area 36 milioni di anni fa con fattezze a dir poco mostruose. Le misurazioni sul fossile lasciano ben poco spazio alla fantasia. Questo enorme uccello tropicale era alto 1,5 metri e pesava quanto una persona adulta. Dal petto largo e prominente si sviluppava il collo, largo e tozzo, su cui poggiava la testa relativamente piccola, ma dotata di un affilato e micidiale becco lungo 18 centimetri. Leggi tutto “Pinguino gigante”