Peggiorano le previsioni sull’innalzamento dei livelli del mare

Un canyon di ghiaccio causato dal progressivo discioglimento in GroenlandiaMentre a Copenhagen la conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite si avvia a una conclusione, senza purtroppo grandi progressi, una ricerca da poco pubblicata lancia nuovi allarmanti prospettive sulla delicata questione dell’innalzamento dei mari.

Guidato da Robert Kopp (Princeton University), un gruppo di ricercatori ha esaminato l’innalzamento dei mari avvenuto nel corso del più recente periodo interglaciale verificatosi circa 125mila anni or sono. All’epoca il clima aveva assunto caratteristiche del tutto simili a quelle previste oggi per il futuro della Terra con un aumento della temperatura ai poli compreso tra i 3 e i 5 °C rispetto all’attuale. Studi analoghi erano già stati condotti in passato, ma si erano occupati solamente di alcuni cambiamenti locali selezionati, senza valutare i possibili effetti su scala globale. Leggi tutto “Peggiorano le previsioni sull’innalzamento dei livelli del mare”

Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide

Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)
Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)

Il nostro Pianeta riserva spesso delle considerevoli sorprese. Un team di ricercatori ha da poco scoperto alcune forme di vita in un ecosistema rimasto intrappolato sotto a un ghiacciaio per circa due milioni di anni in Antartide.

Secondo il gruppo di ricerca, i microbi identificati sarebbero riusciti a sopravvivere adattandosi alle condizioni di buio estremo e alla assenza di ossigeno traendo energie dal ferro e dallo zolfo. L’importante scoperta potrebbe fornire nuovi elementi a supporto della tesi della “Terra a palla di neve”, una teoria secondo la quale in un dato momento del passato il Pianeta rimase totalmente ricoperto dai ghiacci, e importanti dati per valutare se davvero forme di vita primordiali si possano sviluppare anche su altri pianeti come Marte. Leggi tutto “Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide”

Groenlandia: scioglimento record dei ghiacci

I ghiacciai presenti nell’entroterra della Groenlandia si stanno sciogliendo molto più rapidamente del previsto. È questa l’inquietante conclusione cui è giunto un team di ricercatori del Danish National Space Centre della Technical University of Denmark.

Un canyon di ghiaccio causato dal progressivo discioglimento in GroenlandiaOgni anno, nella parte sud-orientale della Groenlandia, i ghiacciai danno origine a una enorme massa di iceberg pari a un cubo di 6,5km³. Ciò comporta una sensibile diminuzione dei ghiacciai dell’entroterra, che non riescono a ripristinare le ingenti quantità di ghiaccio portate via dal rapido disgelo.
Al momento, i ghiacciai si stanno sciogliendo quattro volte più rapidamente rispetto dieci anni fa. “Con questi ritmi, l’acqua discioltasi durante il disgelo potrebbe causare un aumento del livello dei mari di almeno 60cm in buona parte del Pianeta” ha dichiarato il prof Abbas Khan, responsabile del progetto di ricerca sul disgelo in Groenlandia.

I risultati delle rilevazioni di Khan sono stati recentemente pubblicati sulla blasonata rivista scientifica Geophysical Research Letters.
Le misurazioni così accurate del disgelo sono state rese possibili da sofisticate stazioni di rilevamento GPS, dislocate in questi anni nei punti maggiormente critici e sensibili ai cambiamenti atmosferici dei ghiacciai della Groenlandia.
I dati raccolti dai sistemi GPS hanno dimostrato come i ghiacci sulle montagne sud-orientali si stiano ritirando molto rapidamente, causando l’assottigliamento dei ghiacciai dell’entroterra, che potrebbero perdere 100m di spessore all’anno.

La scoperta di Khan e del suo team dimostra quanto una zona così vitale per l’equilibrio termico dell’intero Pianeta come la Groenlandia sia estremamente sensibile ai cambiamenti climatici di questi ultimi anni.

Gaia nella polvere

pianeta polveriUna densa nube di polveri inquinanti sta uccidendo i ghiacciai dell’Himalaya. Questa è la sconvolgente conclusione cui è giunto un team di ricerca statunitense, che ormai da mesi sta studiando e monitorando l’enorme nube marrone che aleggia sull’Asia meridionale.

Il particolato, ovvero l’insieme delle sostanze inquinanti prodotte dall’uomo e sospese nell’aria, potrebbe avere responsabilità molto più pesanti rispetto ai gas serra per quanto riguarda il surriscaldamento di intere aree geografiche. “La nostra scoperta sta suscitando molto scalpore in India. La maggior parte delle riserve idriche dell’India settentrionale e centrale sono fornite dai fiumi che originano dai grandi ghiacciai dell’Himalaya” ha dichiarato David Winker, responsabile del team di ricerca, alla prestigiosa rivista scientifica Nature. Leggi tutto “Gaia nella polvere”

Calotta artica in estinzione

Entro il 2050 la calotta artica si restringerà a una velocità doppia rispetto all’attuale scioglimento dei ghiacci. Questo lo shockante risultato di una recente ricerca del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che, partendo dai dati raccolti negli ultimi decenni, ha elaborato un complesso modello matematico per monitorare l’andamento dei ghiacci nell’Artico. Il repentino scioglimento della calotta artica potrebbe aprire, per la prima volta dopo millenni, una nuova strada tra l’Europa e l’Asia.

scioglimento.jpg
Le alte temperature stanno trasformando buona parte dei ghiacci (azzurro) in acqua marina (nero). Photo credit: Jacques DescloitresNASA GSFC

La calotta artica è una delle zone più mutevoli del nostro Pianeta. Le aree glaciali dell’emisfero boreale (la porzione del globo al di sopra dell’equatore) si allargano e restringono ciclicamente mantenendo uno stretto rapporto con i cambiamenti climatici stagionali. Secondo la ricerca del NOAA, l’aumento medio delle temperature sta iniziando a mutare drasticamente questo “effetto fisarmonica” del tutto naturale. Nella loro fase di restringimento, corrispondente alla tarda estate, i ghiacciai dell’Artico mostrano gli evidenti segni di uno scioglimento senza precedenti.

La progressiva diminuzione della calotta artica potrebbe innescare un pericoloso circolo vizioso per l’intero Pianeta. I ghiacci dell’artico, infatti, hanno la straordinaria capacità di riflettere buona parte dei raggi solari che li colpiscono, svolgendo un’importante funzione termo-regolatrice. In assenza di questo enorme specchio, il calore dei raggi solari non verrebbe più riflesso, ma assorbito dalla massa oceanica che vedrebbe aumentare considerevolmente la propria temperatura. Leggi tutto “Calotta artica in estinzione”