L’anno che ognuno di noi si appresta a vivere sarà bisestile, durerà dunque un giorno in più rispetto alla tradizionale durata di 365 giorni. Perché?
Nel corso della durata di un anno tropico (il periodo di tempo scandito da due equinozi e altrettanti solstizi) si manifestano le quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Il loro ciclo completo è pari alla durata di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Essendo impossibile organizzare la scansione dei giorni su un numero decimale, si è adottata la convenzione dell’anno bisestile per recuperare l’inevitabile slittamento temporale di circa 24 ore che si verifica nel corso di quattro anni.
Il giorno in più viene inserito in coda al mese di febbraio, che negli anni bisestili prevede 29 giorni al posto dei tradizionali 28. Così facendo è possibile ottenere un anno con una durata media pari a un numero non intero di giorni.
Il calendario gregoriano, lo strumento utilizzato dalla maggior parte dei Paesi del mondo per suddividere il tempo, osserva una particolare regola per organizzare gli anni di 366 giorni. Un anno è bisestile se la cifra che lo contraddistingue è divisibile per 4, fatta eccezione per quelle annate divisibili anche per 100.
Gli anni la cui numerazione termina con 04, 08, 12, 16, 20, 24… 88, 92, 96 sono dunque bisestili, mentre le annate le cui cifre sono 00 possono essere bisestili solo se il numero del secolo è perfettamente divisibile per 400. Il 2000 è stato, infatti, un anno bisestile, così come lo fu il 1600 e lo sarà il 2400.
Il 2008, divisibile perfettamente per 4, sarà dunque un anno bisestile che ci consentirà di recuperare le 24 ore circa “perse” negli ultimi quattro anni… e di far festeggiare il compleanno nella giusta data ai nati il 29 febbraio.
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giovedì 3 gennaio 2008.
Buon anno a tutti!