I pazienti affetti da acne maggiormente preoccupati per l’aspetto della loro pelle sono generalmente meno disposti a fare attività fisica. È questa la curiosa conclusione cui è giunta una ricerca recentemente condotta alla University of Bath.
Pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Health Psychology, lo studio ha coinvolto una cinquantina di individui, sia adolescenti che di mezza età, appartenenti a un gruppo di cura contro l’acne. Oltre a dimostrarsi poco propensi a svolgere una qualsiasi attività fisica, i partecipanti al test hanno espresso il timore di essere giudicati negativamente dal prossimo a causa della condizione della loro pelle. La tendenza a sottostimare il proprio aspetto fisico è stata misurata con livelli praticamente identici sia tra i maschi che tra le donne.
Secondo i ricercatori, l’ansia dovuta alle patologie della pelle è spesso presa in scarsa considerazione dagli studi che si occupano della motivazione verso lo sport di chi tende a non accettare i propri difetti fisici. «La pelle è l’organo più visibile del corpo umano e, come tale, è una parte molto importante per l’immagine della persona» ha dichiarato il ricercatore Martyn Standage. La paura di essere giudicati per una malattia della pelle dagli altri ha spesso enormi implicazioni psicologiche e sociali.
Quando si fa sport, o semplice attività fisica, è spesso impossibile nascondere la propria pelle agli altri. A causa di ciò, gli individui che soffrono di acne sviluppano generalmente forti stati di ansia per il loro aspetto fisico, tali da impedire loro di lasciarsi andare serenamente e partecipare alle attività.
Il timore di mostrarsi agli altri innesca un pericoloso circolo vizioso, in cui le persone sofferenti di acne rinunciano allo sport con gravi conseguenze per il loro fisico e per la prevenzione di patologie ben più gravi come quelle cardiache. L’acne, di per sé, è una patologia curabile, ma occorrono quasi sempre molta tenacia e il giusto trattamento per debellarla o tenerla sotto controllo.
I pazienti affetti da acne andrebbero dunque seguiti anche con un idoneo supporto psicologico, in grado di mantenere alta la stima dei pazienti. Solo fornendo la giusta motivazione, i soggetti maggiormente a rischio possono accettare la temporanea condizione del loro corpo ed evitare gravi stati d’ansia. La ricerca condotta alla University of Bath potrà fornire nuovi elementi per incentivare stili di vita sani tra i pazienti affetti da acne.
🙂 a volte mi chiedo come facciano negli USA ad ottenere i finanziamenti per questo tipo di ricerche…