L’impronta di un gatto spaziale

Nel film del 1978 Il gatto venuto dallo spazio, un gatto extraterrestre estremamente intelligente porta scompiglio sulla Terra mentre è alla ricerca di una soluzione per tornare sul proprio pianeta. La pellicola è naturalmente di fantasia e, fino a oggi, avvistamenti di felini extraterrestri non ce ne sono stati. Eppure il cosmo ospita le tracce di un gatto: si tratta della grande nube detta “Nebulosa Zampa di Gatto” e catalogata con il meno entusiasmante codice NGC 6334. L’ammasso di gas e polveri, crogiolo di numerose stelle, si trova nei pressi del centro della Via Lattea ed è stato da poco ritratto dall’European Southern Observatory (ESO).

NGC 6334 - Nebulosa Zampa di Gatto (credit: ESO)
NGC 6334 - Nebulosa Zampa di Gatto (credit: ESO)

La Nebulosa Zampa di Gatto deve il proprio nome alla conformazione della nube costituita da gas incandescenti che ricorda molto le impronte solitamente lasciate dai gatti. Questa regione di polveri e gas fu notata per la prima volta nel 1837 dall’astronomo britannico John Herschel, che riuscì a identificare con relativa precisione la parte più luminosa della nube. Leggi tutto “L’impronta di un gatto spaziale”

Batteri alla spina

Oltre all’eccessiva quantità di zucchero e, in alcuni casi, di caffeina, le bibite alla spina dei fast food possono nascondere un’altra insidiosa sorpresa. Secondo una recente ricerca, in questo tipo di bevande si trovano spesso batteri e altri microorganismi che possono causare disturbi temporanei all’apparato digerente e conseguenze molto più gravi negli individui con particolari patologie al sistema immunitario.

Pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Food Microbiology, lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori della Hollins University (Roanoke, Virginia – USA), che ha analizzato 90 differenti campioni di tre tipologie di bevande (bibite zuccherate, bibite dietetiche e acqua) provenienti da 20 erogatori self service e da 10 erogatori utilizzati direttamente dagli impiegati dei fast food. Il team di ricerca ha successivamente comparato i risultati ottenuti con gli standard minimi imposti dalle leggi statunitensi per l’acqua potabile. Una fase successiva del test è stata condotta attraverso altri 27 campioni di bevande provenienti da 9 erogatori di bibite utilizzati sia al mattino che nelle ore pomeridiane. Leggi tutto “Batteri alla spina”

Record nei cieli per la Sterna Artica

Carsten Egevang
credit: Carsten Egevang

Per gli ornitologi è giunto il momento di registrare un nuovo record. L’adozione di un innovativo localizzatore geografico dal peso estremamente ridotto, un grammo circa, ha consentito di confermare le considerevoli distanze coperte dagli esemplari di Sterna Artica durante la loro migrazione. Questi animali volano per oltre 70mila chilometri nel corso dei loro spostamenti da un polo all’altro.

Per tracciare gli spostamenti della Sterna Artica è stata messa in campo una vera e propria task force costituita dagli esperti della British Antarctic Survey e dai ricercatori della Groenlandia, della Danimarca, degli Stati Uniti e dell’Islanda. Il team ha mappato i movimenti di questi volatili con alcuni dispositivi dal peso di 1,4 grammi in grado di non gravare sulle prestazioni degli esemplari interessati dall’esperimento, l’assenza di tali terminali leggeri non aveva consentito in passato di effettuare simili rilevazioni con la Sterna Artica, il cui peso complessivo supera di poco i 100 grammi. Leggi tutto “Record nei cieli per la Sterna Artica”

Qui un tempo era tutta biosfera

A oltre 20 anni dalla costruzione, Biosfera 2 non gode di buona salute. Il progetto era nato per replicare la biosfera, quella che consente la vita qui sulla Terra, in un ambiente isolato per verificare la possibilità di ricreare un ecosistema completo e autosufficiente su altri pianeti e per studiare alcuni particolari processi biologici. Una iniziativa ambiziosa e dai trascorsi alquanto travagliati.

Noah Sheldon
credit: Noah Sheldon

La struttura di Biosfera 2 occupa uno spazio pari a circa 12.700 metri quadri nei pressi di Oracle in Arizona (Stati Uniti). Avviato inizialmente dalla Space Biosphere Ventures, il progetto è fino a ora costato più di 200 milioni di dollari, ma non ha portato ai risultati sperati a causa di una gestione poco trasparente sia sul fronte amministrativo che su quello scientifico, con polemiche anche molto accese nel corso degli anni Novanta. Leggi tutto “Qui un tempo era tutta biosfera”

L’Universo conosciuto, in sei minuti

Il tempo scorre inesorabile, e non solo sulla Terra dove abbiamo da poco festeggiato l’inizio di un nuovo anno.

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Per rendersene conto è sufficiente osservare il magnifico video The Known Universe realizzato con il Digital Universe Atlas curato e costantemente aggiornato dagli astrofisici dell’American Museum of Natural History di New York. Il filmato, da poco diffuso online, offre un viaggio molto affascinante attraverso il Cosmo per conoscere e comprendere meglio le distanze e lo scorrere del tempo là fuori, oltre il Pianeta azzurro.

Il viaggio inizia sulle vette dell’Himalaya e prosegue attraverso l’atmosfera terrestre, il nostro sistema solare, la Via Lattea e le tracce del Big Bang, ciò che si ipotizza diede vita al tutto in cui siamo immersi. Ogni stella, ogni pianeta e qualsiasi altro corpo celeste è riprodotto nel video nella giusta scala e nell’effettiva posizione occupata nello spazio al di qua dello schermo. Una mappa fedele utile per conoscere meglio il Cosmo e forse anche un po’ noi stessi.

Buon Anno!

Natale scientifico

Come è ormai tradizione, nel corso di questi giorni di festa gli aggiornamenti su bloGalileo saranno rarefatti e saltuari. Una breve pausa prima di affrontare un nuovo anno insieme alla scoperta dei segreti di ciò che ci circonda, dalle particelle di dimensioni infinitesimali alle distanze siderali del Cosmo.

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Il filmato qui sopra illustra una serie di semplici esperimenti per sorprendere amici e parenti. Non sono necessarie particolari abilità per realizzarli, ma alcuni prevedono l’utilizzo di fiammiferi e candele, dunque la bravura sta nel non dar fuoco agli arredi o ai parenti stessi.

Ai tanti lettori del blog e a chi non lo legge mai…

Auguri!