Al fuoco! Niente paura, siamo scimpanzé

Nel 2006 la ricercatrice Jill Pruetz stava osservando un gruppo di scimpanzé nei pressi del villaggio di Fongoli, Senegal, quando fu sorpresa da un incendio. Invece di fuggire, l’esperta di primati decise di osservare il comportamento degli scimpanzé e le strategie adottate per affrontare il pericoloso problema. A differenza di numerosi altri animali, che solitamente fuggono disordinatamente perché spaventati dalle fiamme, i primati si dimostrarono molto calmi e in grado di predire l’evoluzione della situazione e dell’incendio, abbandonando ordinatamente  l’area interessata dal fenomeno.

Secondo la ricercatrice, tale comportamento potrebbe suggerire nuovi spunti per comprendere i primi stadi della nostra evoluzione che ci portarono a conoscere e controllare il fuoco. Tale capacità, ricorda Jill Pruetz (Iowa State University, Des Moines – USA), viene acquisita attraverso tre passaggi fondamentali: concettualizzare il fuoco, imparare ad accenderlo e a controllarlo. Buona parte degli animali non completa nemmeno il primo passaggio e reagisce seguendo il proprio istinto, fuggendo dal possibile pericolo. Leggi tutto “Al fuoco! Niente paura, siamo scimpanzé”

L’ebook degli astronomi

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Amedeo Balbi, ricercatore universitario e autore del blog di divulgazione scientifica Keplero, offre agli appassionati di astronomia un ottimo regalo per le festività di quest’anno.

Dopo aver raccontato sul suo blog la vita di numerosi astronomi, Amedeo ha pensato bene di raccogliere le mini-biografie in un pratico libro in formato elettronico. L’ebook può essere scaricato liberamente a patto di osservare le immancabili regole previste dalla licenza Creative Commons.

Con uno stile divulgativo fresco e piacevole, l’autore del blog Keplero racconta le vicende e le curiosità che caratterizzarono le vite degli uomini di scienza e degli astronomi Tycho Brahe (Ticone), Keplero, Galileo Galilei, Isaac Newton, James Bradley, William Herschel, Henrietta Leavitt, Edwin Hubble, Georges Lemaître e Fred Hoyle. Un pratico prontuario che non è certo un punto di arrivo per conoscere la vita di questi grandi protagonisti dell’astronomia, ma semmai un ottimo punto di partenza per andare alla ricerca di maggior informazioni sulle storie umane alle spalle delle grandi scoperte che hanno sensibilmente mutato il nostro modo di confrontarci con la vola celeste.

Condylura Cristata, la talpa dal muso stellato che respira sott’acqua

Condylura Cristata, per gli amici Talpa dal Muso Stellato, è una talpa che popola parte dell’area orientale del Canada e del nord-est degli Stati Uniti.

Condylura Cristata - Talpa dal muso stellato  (credit: http://macroevolution.narod.ru)
Condylura Cristata - Talpa dal muso stellato (credit: http://macroevolution.narod.ru)

Lungo generalmente una ventina di centimetri, questo simpatico mammifero pesa intorno ai 50 grammi e possiede 44 denti. Ciò che, però, distingue questa talpa da tutte le altre talpe finora conosciute è la particolare conformazione del muso, costellato da 22 piccoli tentacoli. Estremamente mobili e carnosi, di un bel colorito rosato, i tentacoli vengono utilizzati dalla Condylura Cristata per tastare il terreno in cerca di cibo. Le talpe dal muso stellato sono infatti estremamente golose di vermi, insetti e anche di piccoli crostacei. Leggi tutto “Condylura Cristata, la talpa dal muso stellato che respira sott’acqua”

Peggiorano le previsioni sull’innalzamento dei livelli del mare

Un canyon di ghiaccio causato dal progressivo discioglimento in GroenlandiaMentre a Copenhagen la conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite si avvia a una conclusione, senza purtroppo grandi progressi, una ricerca da poco pubblicata lancia nuovi allarmanti prospettive sulla delicata questione dell’innalzamento dei mari.

Guidato da Robert Kopp (Princeton University), un gruppo di ricercatori ha esaminato l’innalzamento dei mari avvenuto nel corso del più recente periodo interglaciale verificatosi circa 125mila anni or sono. All’epoca il clima aveva assunto caratteristiche del tutto simili a quelle previste oggi per il futuro della Terra con un aumento della temperatura ai poli compreso tra i 3 e i 5 °C rispetto all’attuale. Studi analoghi erano già stati condotti in passato, ma si erano occupati solamente di alcuni cambiamenti locali selezionati, senza valutare i possibili effetti su scala globale. Leggi tutto “Peggiorano le previsioni sull’innalzamento dei livelli del mare”

Chi ha più cervello impara tardi a camminare

credit: pendingPer numerose specie animali le prime prove di camminata iniziano a poche ore dalla nascita, per un essere umano occorre generalmente un anno. Che cosa determina questa differenza così marcata?

Secondo una innovativa ricerca, destinata a far discutere, il tempo richiesto per imparare a camminare nei mammiferi, esseri umani compresi, è legato alle dimensioni del cervello di ogni singola specie. Il team di ricercatori guidato da Martin Garwicz (Lund University, Svezia) ha notato come i tempi mediamente richiesti da furetti e ratti per acquisire i movimenti basilari delle zampe siano sostanzialmente uguali nelle prime fasi e diventino successivamente più rapidi per i ratti. Leggi tutto “Chi ha più cervello impara tardi a camminare”

Un lampo di luce porta WISE in orbita

Con un lampo di luce nel cielo mattutino della California il Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) ha iniziato ieri il proprio viaggio verso l’orbita terrestre. Il nuovo telescopio della NASA è stato trasportato da un lanciatore Delta II, che ha successivamente lasciato il satellite in orbita a circa 525 Km di distanza dalla Terra.

credit: Bill Hartenstein/United Launch Alliance
credit: Bill Hartenstein/United Launch Alliance

Il lancio è andato secondo i piani e ora il telescopio potrà avviare le prime procedure di calibrazione necessarie per diventare completamente attivo. WISE consentirà di mappare il cielo attraverso l’infrarosso, offrendo nuovi importanti dati agli astronomi per comprendere la conformazione del Cosmo. Ad appena dieci secondi dalla separazione dal lanciatore, il telescopio ha orientato i propri pannelli verso il Sole per accumulare le energie necessarie per il successivo passaggio quando i sistemi del satellite hanno aperto le valvole del criostato, una sorta di bombola contenente idrogeno per mantenere freddi i sensori installati sul dispositivo.

WISE misura l’infrarosso, dunque le tracce di calore rilasciate dagli oggetti, e per questo motivo le sue strumentazioni devono essere mantenute a temperature molto basse, che possono anche raggiungere i -230 °C. In sostanza, i sensori devono essere più freddi dell’oggetto osservato per poter funzionare al meglio. Tale condizione consentirà, infatti, di osservare gli aloni di calore prodotti da centinaia di migliaia di asteroidi e naturalmente dai milioni e milioni di stelle e galassie rilevabili a qualche centinaio di chilometri di distanza dal nostro pianeta.

Tra circa un mese, WISE avrà terminato la complessa fase di test e calibrazione della strumentazione e potrà iniziare il delicato lavoro di mappatura del cielo nell’infrarosso. Un’operazione analoga fu eseguita circa 26 anni or sono, ma grazie ai nuovi sensori la nuova mappa sarà molto più dettagliata, nitida e completa dell’attuale. Il telescopio avrà un gran da fare lassù e poco tempo per portare a termine la propria missione. Le riserve di idrogeno offriranno un’autonomia stimata in una decina di mesi, periodo entro il quale dovrà essere completato buona parte del lavoro di osservazione.

La mappa creata da WISE conterrà centinaia di milioni di oggetti dagli asteroidi alle galassie più distanti passando per i pianeti e i corpi celesti in formazione. Una risorsa molto importante per conoscere meglio ciò che ci circonda e per pianificare le prossime missioni alla scoperta del cosmo. Il lampo di luce di ieri era solo l’inizio.