Uno schianto di elicottero

Per rendere più sicuri gli elicotteri, i ricercatori della NASA hanno pensato bene di farne schiantare uno al suolo. Un elicottero è stato lanciato da un’altezza pari a quasi 11 metri per valutare l’efficacia di un nuovo dispositivo di sicurezza, una sorta di ammortizzatore per attenuare l’impatto verticale e offrire maggiori margini di sopravvivenza al pilota e ai passeggeri.

Credit: NASA/Sean Smith
Credit: NASA/Sean Smith

Sulla parte inferiore del velivolo i tecnici hanno montato un cuscino espandibile costruito con una struttura molto simile a quella dei favi costruiti dalle api. Durante il violento impatto, i pattini dell’elicottero si sono ripiegati su loro stessi, ma il dispositivo a nido d’ape ha impedito al fondo di impattare direttamente contro il suolo, evitando guai seri ai manichini collocati nell’abitacolo per l’insolito crash test. Leggi tutto “Uno schianto di elicottero”

Le angiosperme conquistarono il Pianeta grazie alle loro foglie

fogliaLe angiosperme sono le piante più diffuse al mondo e contano diverse centinaia di migliaia di specie diverse. Ma come ha fatto questa divisione di piante a colonizzare così efficacemente buona parte del mondo?

Per lungo tempo scienziati ed esperti di botanica hanno attribuito questo successo planetario ai fiori delle angiosperme e agli efficaci sistemi per veicolare i pollini tramite gli insetti, gli animali e le condizioni atmosferiche. Una recente ricerca potrebbe ora sovvertire tale impostazione, spostando l’attenzione dei ricercatori verso le foglie. Secondo un gruppo di studiosi, infatti, le angiosperme avrebbero vinto la competizione con le altre piante grazie al maggior numero di nervature sulle loro foglie. Leggi tutto “Le angiosperme conquistarono il Pianeta grazie alle loro foglie”

Farfalle spaziali

Dallo scorso primo dicembre, quattro farfalle vivono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I quattro esemplari di Painted Lady non si sono imbucati su un volo spaziale durante un attimo di disattenzione degli operatori della NASA dalle parti di Cape Canaveral. Le farfalle sono state trasportate a bordo della ISS da una recente missione dello Shuttle e fanno parte di un interessante esperimento per valutare gli effetti della microgravità sugli esseri viventi.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Lo scorso 16 novembre, l’equipaggio dello Shuttle Atlantis ha trasferito una teca contenente quattro bruchi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Sopravvissuti all’avventuroso viaggio, i quattro bruchi sono andati regolarmente incontro alla metamorfosi trasformandosi in quattro colorate farfalle nonostante le condizioni di gravità ben diverse da quelle terrestri. Leggi tutto “Farfalle spaziali”

Lo scisma delle Capinere: una specie, due migrazioni

credit: pendingPer aiutare i volatili a superare l’inverno, molti cittadini britannici sono soliti seguire una semplice tradizione: lasciare un po’ di semi e mangime nei loro giardini. Una pratica innocua, ma solo all’apparenza. Secondo un gruppo di ricercatori, tale abitudine potrebbe portare gli esemplari di una medesima specie a seguire due differenti percorsi evolutivi.

Nel corso degli ultimi 50 anni, gli ornitologi hanno per esempio rilevato uno scisma in Europa tra le capinere (Sylvia atricapilla). Questi uccelli migrano insieme durante la stagione fredda verso la Spagna per trovare un clima maggiormente mite nell’area del Mediterraneo. Negli anni ’60, però, alcuni birdwatcher notarono che un certo numero di capinere aveva iniziato a svernare in Gran Bretagna. Un fenomeno che si è ripetuto nel corso di 30 generazioni circa e che ha ormai portato a un risultato sorprendente: una capinera su dieci preferisce il Regno Unito alla Spagna per passare l’inverno. Leggi tutto “Lo scisma delle Capinere: una specie, due migrazioni”

La peste bovina ha i giorni contati

herefordSalvo brutte sorprese, entro 18 mesi la peste bovina potrebbe essere dichiarata eradicata dalle principali istituzioni internazionali a tutela della salute. La malattia altamente infettiva alla base di grandi epidemie tra i bovini potrebbe dunque diventare la seconda patologia a scomparire sostanzialmente dal Pianeta dopo il vaiolo, dichiarato eradicato nel 1979.

La peste bovina è stata una delle principali patologie letali rilevate negli animali. Oltre a causare la morte del bestiame, la malattia ha comportato gravi conseguenze per le popolazioni nei paesi in via di sviluppo, impossibilitate a utilizzare la trazione animale per la coltivazione dei campi. La malattia ha ucciso milioni di ruminanti diffondendosi inizialmente dall’Asia all’Europa e causando già seri problemi ai tempi dell’Impero Romano nel quarto secolo. Nei secoli seguenti, la peste bovina si è diffusa attraverso l’Europa e l’Africa raggiungendo il Medio Oriente e il subcontinente indiano. Leggi tutto “La peste bovina ha i giorni contati”

Tre telescopi per una nebulosa

Questa suggestiva immagine ritrae la Nebulosa del Granchio ed è il risultato di un vero e proprio puzzle stellare. L’elaborazione grafica è stata ottenuta utilizzando i dati forniti da tre differenti sistemi di osservazione del cosmo messi a punto nel corso degli anni dalla NASA.

neb_granchio
Nebulosa del Granchio (credit: X-ray: NASA/CXC/SAO/F.Seward; Optical: NASA/ESA/ASU/J.Hester & A.Loll; Infrared: NASA/JPL-Caltech/Univ. Minn./R.Gehrz)

Le parti di colore blu/azzurro dell’immagine sono il risultato delle rilevazioni effettuate da Chandra, un potente telescopio a raggi X in orbita intorno alla Terra da ormai una decina di anni. Le porzioni con una colorazione tra il rosso e il giallo sono il frutto delle osservazioni del telescopio spaziale Hubble, mentre le aree in viola sono state rilevate dallo Spitzer Space Telescope nello spettro dell’infrarosso. Leggi tutto “Tre telescopi per una nebulosa”