Perché vediamo sempre la stessa faccia della Luna?

Area del polo Nord della Luna (credit: http://www.jaxa.jp)
Area del polo Nord della Luna (credit: http://www.jaxa.jp)

Alcuni giorni fa, chi ne ha avuto la fortuna, ha potuto ammirare come raramente accade la Luna. Il nostro satellite in questi giorni è infatti vicino alla Terra come non lo era mai stato negli ultimi 15 anni; un’occasione per ammirarne la meravigliosa conformazione ad occhio nudo. Nei secoli, il volto della Luna è stato scrutato da poeti, scienziati, marinai… e il nostro satellite, quasi per burla, si è sempre fatto osservare mostrando lo stesso lato. Ma perché vediamo sempre la medesima faccia della Luna?

La motivazione è semplice, ma talvolta appare meno intuitiva di quanto si possa immaginare. La Luna compie una rotazione attorno al proprio asse (ovvero compie un giro completo su sé stessa) in 27 giorni e un terzo, lo stesso tempo che le è necessario per compiere un’orbita intorno alla Terra. Una rotazione un poco più rapida o un po’ più lenta porterebbe la Luna a mostrarsi nel corso del tempo completamente e non solo per metà.

Le rotazioni della Terra e della Luna sono sincronizzate in maniera pressoché perfetta, quasi da sembrare due componenti di un medesimo meccanismo come in un orologio. Leggi tutto “Perché vediamo sempre la stessa faccia della Luna?”

Giapeto, la luna bifronte

Giapeto è l’unica luna bicolore finora conosciuta nel nostro sistema solare. [photo credit: NASA/JPL/Space Science Institute]Era il 25 ottobre del 1671 quando l’astronomo Gian Domenico Cassini osservò per la prima volta Giapeto, il terzo satellite naturale (per dimensione) di Saturno.
Quasi tre secoli e mezzo dopo, la medesima luna è stata osservata e fotografata da una sonda spaziale della NASA, naturalmente intitolata a Cassini, il grande astronomo italiano.

Area di transizione tra emisfero chiaro ed emisfero scuro di Giapeto [photo credit: NASA/JPL/Space Science Institute]Grazie a questa magnifica immagine, scattata nei primi giorni di settembre di quest’anno e da poco rilasciata dalla NASA, si può apprezzare la particolare conformazione di Giapeto, chiara e scura sia di giorno che di notte, così come è apparsa ai sofisticati sensori della sonda Cassini.
La superficie di Giapeto ha infatti una particolare colorazione a due toni. Un emisfero è perennemente scuro, con lievi torni che virano al rosso, mentre l’altra metà della luna e perennemente chiara e brillante. Già nel diciassettesimo secolo Gian Domenico Cassini aveva rilevato questa particolarità del satellite, che rendeva Giapeto visibile solo su un lato di Saturno e non sull’altro.

Il lato chiaro di Giapeto [photo credit: NASA/JPL/Space Science Institute]Per secoli sono state proposte numerose ipotesi per spiegare la particolare colorazione “bigusto” del satellite. A chi ipotizzava una causa endogena, dovuta alla conformazione geologica della luna, si contrapponevano coloro convinti che la doppia colorazione fosse dovuta ai materiali raccolti da Giapeto nel corso della sua orbita intorno al pianeta Saturno.
Il volo ravvicinato, appena a 1640km di altezza, da poco effettuato dalla sonda Cassini ha fornito immagini dettagliatissime che potranno finalmente contribuire alla risoluzione dell’enigma legato a Giapeto. Il lato chiaro del satellite parrebbe infatti ricoperto da uno strato di ghiaccio bianchissimo, “sporcato” da materiali scuri probabilmente fuoriusciti dall’interno stesso della luna.
Lo Yin e Yang del Cosmo è servito…