Ecco da dove viene la polvere

credit: pendingMobili, scaffali, pensili e pavimenti tendono inesorabilmente a impolverarsi nonostante i nostri sforzi per mantenere la casa pulita, linda e profumata. Ma da dove arriva la polvere? Un gruppo di ricercatori ha recentemente provato a dare una risposta a questo enigma domestico.

Secondo un team di ricerca della University of Arizona, la polvere che si deposita nelle nostre case proviene principalmente dall’esterno. Stando ai risultati dello studio condotto dai ricercatori David Layton e Paloma Beamer, la patina polverosa che tende a ricoprire mobili e pavimenti è composta da un mix di: cellule della pelle ormai morte, fibre provenienti dai tessuti dei tappeti e degli arredi, particelle portate dall’aria o dalle suole delle nostre scarpe dall’esterno. Leggi tutto “Ecco da dove viene la polvere”

Leggere nel tempo

Immaginate di aprire un documento che non sia stato più letto da nessuno da almeno duemila anni. Alcuni ricercatori inglesi stanno per vivere il brivido di un repentino viaggio nel tempo, grazie a una potente strumentazione a raggi-X sarà infatti possibile leggere per la prima volta una serie di antichissime pergamene ritrovate nel Mar Morto. Questa documentazione, dall’inestimabile valore, era stata trovata qualche tempo fa, ma a causa dell’estrema fragilità della pergamena non era stato possibile srotolare i rotoli per leggerne il contenuto.

sincrotrone.jpgIl potente “paio di occhiali” utilizzato dai ricercatori sfrutterà le proprietà dei raggi-X, leggendo il contenuto dei documenti senza doverli nemmeno sfogliare. Questa enorme macchina per radiografie è un sincrotrone e funziona emettendo elettroni (le particelle che orbitano intorno all’atomo) a grandissima velocità in un enorme tunnel circolare. Guidati dagli ondulatori (sistemi di magneti), gli elettroni sono obbligati a percorrere una traiettoria vincolata che determina la produzione di radiazioni nello spettro dei raggi-X. Banalizzando molto, potete immaginare il sincrotrone come una giostra in grado di far girare a velocità poco al di sotto della luce gli elettroni. In genere sulle giostre, specie quelle veloci, si urla… Gli elettroni ovviamente non urlano, ma lasciano come traccia del loro vorticoso girare le radiazioni che, debitamente incanalate, possono essere utilizzate per analizzare le proprietà dei campioni di laboratorio. Leggi tutto “Leggere nel tempo”