Record nei cieli per la Sterna Artica

Carsten Egevang
credit: Carsten Egevang

Per gli ornitologi è giunto il momento di registrare un nuovo record. L’adozione di un innovativo localizzatore geografico dal peso estremamente ridotto, un grammo circa, ha consentito di confermare le considerevoli distanze coperte dagli esemplari di Sterna Artica durante la loro migrazione. Questi animali volano per oltre 70mila chilometri nel corso dei loro spostamenti da un polo all’altro.

Per tracciare gli spostamenti della Sterna Artica è stata messa in campo una vera e propria task force costituita dagli esperti della British Antarctic Survey e dai ricercatori della Groenlandia, della Danimarca, degli Stati Uniti e dell’Islanda. Il team ha mappato i movimenti di questi volatili con alcuni dispositivi dal peso di 1,4 grammi in grado di non gravare sulle prestazioni degli esemplari interessati dall’esperimento, l’assenza di tali terminali leggeri non aveva consentito in passato di effettuare simili rilevazioni con la Sterna Artica, il cui peso complessivo supera di poco i 100 grammi. Leggi tutto “Record nei cieli per la Sterna Artica”

Un colpo d’ala e scatta l’allarme

I volatili utilizzano molteplici sistemi per comunicare. Oltre al canto, al colore delle piume e ai movimenti in volo, alcuni esemplari utilizzano anche i rumori prodotti dalle loro ali per farsi notare da un potenziale partner o per spaventare i loro nemici. Un gruppo di ricercatori ha ora dimostrato come anche i piccioni utilizzino le loro ali per avvisare i membri di uno stormo su un possibile pericolo. Un segnale di allarme “non vocale” mai riscontrato prima tra i pennuti.

Ocyphaps lophotes (credit: rbgsyd.nsw.gov.au)

Non tutti gli uccelli utilizzano il loro apparato di fonazione per attirare l’attenzione dei loro simili. Partendo da questo presupposto, Robert Magrath (Australian National University, Canberra – Australia) ha cercato di scoprire se il rumore prodotto dalle ali degli uccelli nelle fasi di repentino decollo possa essere avvertito come un segnale utile per comprendere se sia necessaria o meno la fuga. Leggi tutto “Un colpo d’ala e scatta l’allarme”

Perché le zampe dei pinguini non congelano?

I pinguini passano la maggior parte della loro vita sul packSopravvivere alla rigide temperature dell’Antartide non è semplice. Escursionisti sciatori e trekker sanno bene cosa significhi passare un’intera giornata all’esterno con temperature ampiamente al di sotto degli zero gradi. Il rischio di ipotermia è sempre presente e non va mai trascurato. Un eccessivo abbassamento della temperatura corporea, al di sotto dei 34 °C, può comportare gravi rischi per la salute e, nei casi più estremi, può rapidamente condurre alla morte. Ma allora come fanno i pinguini a non morire congelati? Leggi tutto “Perché le zampe dei pinguini non congelano?”

I tordi di città imparano rapidamente a riconoscere le persone

Tordo (credit: birdwatchersdigest.com)
Tordo (credit: birdwatchersdigest.com)

«Io non piaccio ai tordi». Non ha dubbi in proposito la ricercatrice statunitense Christine Stracey, da anni impegnata nello studio di questi particolari volatili attraverso una attenta catalogazione dei nidi e dei nuovi pulcini nel campus in cui abita, presso la University of Florida (Gainesville, USA). Una recente ricerca sembra ora confermare la curiosa percezione di Christine.

A partire dal 2005, la ricercatrice ha avviato una meticolosa analisi sui tordi che vivono nel comprensorio dell’università e ha svolto regolarmente il calcolo delle uova nei nidi e dei pulcini per il suo progetto di ricerca. Con il passare del tempo, Christine ha però notato una crescente ostilità da parte dei tordi nei suoi confronti: quando passa in prossimità degli alberi in cui hanno i nidi, i volatili si agitano e iniziano a volarle intorno con violente picchiate per allontanarla. Un fenomeno reso ancora più insolito da un sorprendente particolare: i tordi si comportano in questo modo solamente con Christine, mentre non danno alcun segno di insofferenza quando vicino ai loro nidi si avvicinano passanti o gli addetti alla manutenzione del verde nel campus. Leggi tutto “I tordi di città imparano rapidamente a riconoscere le persone”

Perché un colibrì può volare anche all’indietro?

Colibrì “a pranzo” [credit: birdwatching-bliss.com]Il volo richiede enormi quantità di energia non solo per far decollare un aeroplano da trecento posti come un Boeing 777, ma anche per consentire a un volatile di librarsi nell’aria. Durante il loro volo verso i paesi caldi, per esempio, gli uccelli migratori arrivano a perdere anche la metà del proprio peso corporeo.

Il movimento delle ali consente alla maggior parte degli uccelli di compiere vere e proprie prodezze. Grazie a un colpo d’ala essi sono in grado di cabrare, planare, compiere una picchiata e riprendere quota con vertiginose impennate. Ma solo un genere di uccello è in grado di volare all’indietro: il colibrì. Perché?

A differenza degli altri colleghi pennuti, i colibrì posseggono ali in grado di ruotare di quasi 180 gradi rispetto alla linea mediana del loro corpo. Questo particolare e unico movimento è garantito dalla possente articolazione della spalla, un fascio leggerissimo ma resistente di muscoli e tendini che permettono movimenti altrimenti impossibili. Leggi tutto “Perché un colibrì può volare anche all’indietro?”