Un lampo di luce per la materia oscura

Un gruppo di ricercatori torna alla carica: un telescopio in orbita potrebbe aver messo in evidenza la materia oscura, quella componente di materia a noi invisibile che dovrebbe costituire l’85% circa dell’Universo e il 30% della sua energia.

Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)
Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)

Il Fermi Gamma Ray Space Telescope ha recentemente rilevato alcuni lampi di raggi gamma che potrebbero essere legati alla materia oscura. A sostenerlo sono gli esperti Lisa Goodenough (New York University, New York – USA) e Dan Hooper (Fermi National Accelerator Laboratory, Illinois – USA) che hanno recentemente pubblicato il loro lavoro sul sito web arXiv.org. La ricerca suggerisce che i lampi identificati con il telescopio spaziale in un’area vicina al centro della Via Lattea possano essere causati dalla collisione delle particelle della materia oscura con le loro antiparticelle. Secondo i dure ricercatori, infatti, i dati forniti dal Fermi Gamma Ray Space Telescope sarebbero compatibili con alcuni modelli fino a ora creati per spiegare la materia oscura. Leggi tutto “Un lampo di luce per la materia oscura”

La Via Lattea in un minuto

Trovarsi in uno dei due bracci della Via Lattea ha i suoi vantaggi. Grazie alla posizione del sistema solare nella galassia, il nostro Pianeta giace in una zona ottimale per osservare un’ampia porzione degli astri celesti compresi nella nostra casa nel Cosmo. E questo filmato ne è una chiara dimostrazione.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

L’autore del video, realizzato alcuni mesi fa nei pressi di Fort Davis (Texas – USA), ha sfruttato la tecnica del “time lapse” per concentrare in meno di un minuto il passaggio della porzione visibile della Via Lattea nella volta celeste. Le immagini sono state registrate con un’ottica da 15 mm, utile per comprendere in una sola inquadratura un’ampia porzione di cielo. Leggi tutto “La Via Lattea in un minuto”

NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea

L’ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) ha da poco rilasciato un’immagine molto suggestiva e dall’alto valore scientifico di NGC 4945, una galassia simile alla nostra Via Lattea.

NGC 4945 credit: ESO
NGC 4945 credit: ESO

Secondo gli astrofisici, infatti, questa galassia ha molto in comune con casa nostra: è a spirale ed è dotata di bracci ben avvolti e di una regione centrale “a barra”. Con ogni probabilità NGC 4945 ospita al proprio interno un buco nero estremamente massivo che sta lentamente divorando la materia di cui è composta la galassia, rigettando enormi quantità di energia nello spazio. Leggi tutto “NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea”

Con Kepler, parte la caccia ai pianeti simili alla Terra

Lancio della Kepler Space Mission da Cape Canaveral (credit: NASA)
Lancio della Kepler Space Mission da Cape Canaveral (credit: NASA)

Pochi giorni fa, il 7 marzo, la Missione Kepler della NASA a portato a compimento il suo primo obiettivo, lanciando in orbita il telescopio Kepler attraverso un lanciatore United Launch Alliance Delta II. Il nuovo satellite artificiale è stato concepito per ricercare al di fuori del nostro sistema solare pianeti simi alla Terra.

Nel corso dei prossimi tre anni e mezzo, questa la durata della missione (salvo estensioni della stessa), Kepler sarà in grado di fornire informazioni agli astronomi, rilevando la presenza di corpi celesti simili al nostro Pianeta all’interno della Via Lattea. Dopo il lancio, il satellite ha dato i primi segni di vita al momento della separazione dal terzo stadio del missile lanciatore che lo ha portato in orbita intorno al Sole. D’ora in poi Kepler dovrà cavarsela da solo, producendo autonomamente l’energia di cui avrà bisogno tramite i suoi pannelli fotovoltaici. Leggi tutto “Con Kepler, parte la caccia ai pianeti simili alla Terra”

Per 16 anni nel cuore della nostra Galassia a caccia di stelle

Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)
Il centro della Via Lattea (credit: ESO/S. Gillessen et al.)

Spesso la costanza viene ripagata. Lo sanno bene gli astrofisici del Max Planck Institut (Monaco) che hanno condotto studi e rilevazioni per 16 anni su una trentina di stelle situate nell’area centrale della nostra galassia, la Via Lattea. La ricerca ha consentito di affinare le conoscenze sul buco nero “Sagittarius A” e sulle stelle collocate vicino al suo perimetro.

Utilizzando dispositivi di rilevazione basati sull’infrarosso, necessari per penetrare la fitta coltre di polvere interstellare presente in quell’area della Galassia, i ricercatori guidati da Reinhard Genzel sono stati in grado di osservare i movimenti di 28 stelle utili per comprendere e monitorare le caratteristiche di Sagittarius A. Secondo gli astrofisici, i dati raccolti negli anni costituirebbero una chiara dimostrazione empirica dell’esistenza dei buchi neri supermassici, ovvero caratterizzati da una massa di milioni e miliardi di volte superiore a quella del Sole.

Le orbite delle stelle rilevate al centro della Galassia sembrano infatti confermare la presenza di un elemento estremamente massivo, pari a circa 4 milioni di volte la massa del Sole, un indizio sufficiente per concludere che in quell’area della Via Lattea vi sia un buco nero vero e proprio. Le osservazioni hanno inoltre consentito agli astrofisici di misurare con maggiore accuratezza la distanza della Terra del centro della Galassia. Stando alle rilevazioni condotte osservando per 16 anni l’area, il nostro Pianeta dovrebbe trovarsi a circa 27.000 anni luce dal centro della Galassia. Leggi tutto “Per 16 anni nel cuore della nostra Galassia a caccia di stelle”