Unseen Companions è il titolo di un libro di recente pubblicazione in Gran Bretagna, interamente dedicato a quel mondo parallelo degli insetti che quotidianamente condivide con noi il nostro Pianeta azzurro.
David e Madeleine Spears e Paul Cook hanno realizzato magnifiche fotografie di quei minuscoli animaletti che, spesso per ignoranza o atavici retaggi, temiamo e ci terrorizzano. Utilizzando potenti microscopi, i curatori del libro hanno effettuato primi piani di rara bellezza, rivelando particolari inediti e sconosciuti sugli insetti. Ecco alcuni dei loro scatti.
[Tutte le immagini sono tratte da: UNSEEN COMPANIONS: big views of tiny creatures e sono © dei rispettivi proprietari]
Molto diffusa in Europa, la Forficula auricularia è un artropode appartenente all’ordine dei dermatteri. Lungo poco più di un centimetro, questo insetto onnivoro è molto famelico, tanto da infestare intere piantagioni in tutto il mondo. La femmina della Forficula auricularia depone una cinquantina di uova ogni autunno in piccoli nidi sotterranei. Entra poi in uno stato di letargo fino alla primavera successiva, quando inizia a badare ai suoi piccoli appena usciti dalle minuscole uova. Nella fotografia potete osservare le “pinze” della Forficula ingrandite 75 volte.
La cavalletta comune è soltanto una delle oltre diecimila specie conosciute di questi famelici ortotteri. Contraddistinta da un paio di antenne molto corte, è dotata di mascelle estremamente potenti in grado di triturare rapidamente i vegetali di cui si nutre. Specifiche ghiandole provvedono alla secrezione di enzimi per favorire e accelerare i processi digestivi. Una femmina di cavalletta depone mediamente 500 uova.
Il Bombus terrestris è il bombo più diffuso in Europa. È riconoscibile dalla colorazione biancastra dell’ultimo segmento del suo addome e dalla dimensione media, non superiore ai 1½–2 cm. Ottimi “piloti”, questa specie di bombi si avventura anche oltre un raggio di 13km di distanza dal nido. In questo bel primo piano possiamo apprezzare l’acconciatura punk del Bombus. I piccoli peletti servono per racimolare quanto più polline possibile.
Tra i primi animali ad aver colonizzato la Terra, gli acari prolificano sul nostro pianeta da quasi 300 milioni di anni. Quelli della polvere colonizzano le nostre case da migliaia di anni. Microscopici e impossibili da notare ad occhio nudo, gli acari casalinghi vivono poco meno di un mese, ma hanno cicli riproduttivi molto veloci. Una femmina depone mediamente 80 uova, mentre i cadaveri degli acari morti sono considerati un pasto prelibato dai colleghi infestatori. Nella fotografia un gruppo di acari è a caccia di forfora e particelle di sudore su un lenzuolo. Niente paura, l’immagine è a un ingrandimento di ben 350 volte.
La Monomorium pharaonis è una minuscola formica, grande appena 2 millimetri. Nativa dell’Africa settentrionale, ha nei secoli colonizzato l’intero pianeta, prediligendo negli ultimi tempi gli ospedali, dove prolifera infestando sotterranei, servizi igienici, tubature e condizionatori. Una colonia raggiunge una popolazione media di 2000 individui, guidati da una regina molto autoritaria. Un intero ciclo di vita dura generalmente 38 giorni, ma in particolari condizioni taluni esemplari raggiungono la veneranda età di 45 giorni.
Questo esserino, decisamente spaventoso, è un comunissimo pidocchio. Il Pediculus humanus capitis è uno dei parassiti più diffusi tra gli esseri umani, non infesta altri animali perché dopo millenni di evoluzione si è unicamente specializzato sul sangue umano. Il loro ciclo di vita non è molto lungo, circa un mese, ma ogni femmina è in grado di deporre fino a 150 uova nel giro di poche settimane. L’inquietante fotografia ritrae un pidocchio ingrandito 80 volte.
Questo profilo molto espressivo è della Drosophila melanogaster, il comune moscerino della frutta. Lungo appena 2,5 mm, questo moscerino ha un metabolismo molto veloce e un ciclo di vita relativamente breve per un insetto, appena due settimane. Le femmine si premurano di deporre le proprie uova, circa 400, all’interno della frutta. La Drosophila è uno degli insetti più studiati al mondo. Grazie al suo ciclo di vita breve e al codice genetico “semplificato”, questo moscerino è diventato una vera e propria star nei laboratori che studiano e analizzano il DNA.
La Culex pipiens è la specie più diffusa di zanzara. Milioni di anni fa le zanzare erano circa tre volte più grandi di quanto non siano oggi. L’apparato visivo è pressoché rimasto invariato e si basa ancora sull’infrarosso. A differenza di quanto si possa immaginare, le zanzare non sono tanto attratte dal sudore, quanto dall’aria che emettiamo quando espiriamo.
La Periplaneta americana è la specie di scarafaggio più diffuso in America. Infesta milioni di case, prediligendo ambienti caldi e umidi, come i seminterrati e le fenditure nei muri vicino ai termosifoni o gli scarichi domestici. La sua grandezza può variare tra i 2 e i 4,5 cm e può sopravvivere per mesi senza toccare cibo. Il ciclo di vita di uno scarafaggio è molto lungo e, salvo disinfestazioni, può superare l’anno di vita. In un ciclo vitale una femmina depone circa 150 uova, i piccoli impiegano sei mesi per raggiungere l’età matura. Onnivori e famelici, prediligono le ore notturne per le loro scorribande. In mancanza di cibo non disdegnano di mangiarsi a vicenda…