Come funziona il velcro?

Utilizzato per giacche, borse, scarpe e perfino nello spazio il velcro è ormai estremamente comune, ma come funziona questo ingegnoso sistema?

Velcro al microscopio elettronico (credit: science.exeter.edu)
Velcro al microscopio elettronico (credit: science.exeter.edu)

L’invenzione di questo particolare materiale adesivo si deve all’ingegnere svizzero Georges de Mestral, che concepì l’idea del velcro dopo una passeggiata tra i boschi nel 1941. Tornato a casa, de Mestral notò alcuni acheni spinosi (frutti secchi) attaccati alle sue calze di lana e al pelo del suo cane. Gli acheni in questione erano di Bardana (Arctium lappa), una pianta molto comune. Incuriosito dalla tenacia con cui gli acheni si erano fissati ai suoi calzettoni, de Mestral decise di studiarne le proprietà al microscopio.

L’ingegnere svizzero scoprì così come alle estremità delle spine degli acheni vi fossero dei minuscoli uncini, che si erano dunque impigliati nei fili di lana superficiali della sue calze, nonché al pelo del suo cane. Georges de Mestral decise così di riprodurre sinteticamente quell’ingegnoso sistema studiato dalla Natura per diffondere i semi di alcune piante grazie al vello degli animali.

Utilizzando il nylon, de Mestral ricreò la disposizione degli uncini su una fettuccia e quella dei fili di lana su un’altra superficie. Dopo alcuni tentativi, l’ingegnoso inventore ottenne il giusto mix rendendo molto resistente il nuovo materiale che prese il nome di Velcro dalle parole francesi velours (velluto) e  crochet (uncino). Il nuovo materiale in grado di essere aperto e chiuso migliaia di volte senza consumarsi ottenne un rapido successo, testimoniato dalle numerose imitazioni nate dopo il 1978, anno in cui giunse alla scadenza il brevetto di Georges de Mestral.

In linea di massima, il velcro viene fabbricato tessendo il nylon in modo tale da produrre un tessuto ricco di piccoli anelli. Così com’è viene utilizzato per la parte morbida (la lana dei calzettoni), mentre per la parte con gli uncini (gli acheni spinosi) si procede alla “rasatura” degli anelli di nylon fino a ottenere tanti minuscoli gancetti che vengono poi riscaldati e fissati affinché mantengano la loro forma.

Il velcro ha una lunghissima durata, tanto da sopravvivere quasi sempre al tessuto cui è applicato. Grazie alla sua conformazione, può essere fissato e staccato a mano senza particolare fatica, mentre conserva una resistenza estrema alle forze laterali. Si stima infatti che un quadrato da 12 cm di lato possa resistere a un peso di circa una tonnellata. Tale proprietà ha reso l’utilizzo del velcro molto comune non solo nel campo dell’abbigliamento, ma anche nell’industria spaziale e in campo medico.

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