Secondo una credenza popolare molto diffusa, i cammelli userebbero le curiose gobbe che hanno sul dorso per conservare l’acqua, così da consentire a queste “navi del deserto” di percorrere grandi distanze sotto al sole cocente senza alcun bisogno di bere. Nulla di più sbagliato.
Le gobbe dei cammelli non sono riserve d’acqua, ma veri e propri serbatoi di emergenza in cui conservare il grasso, da cui possono trarre le energie quando il cibo scarseggia. La maggior parte dei mammiferi immagazzina il grasso in eccedenza in uno strato omogeneo, generalmente collocato intorno agli organi vitali, così da proteggerli e mantenerli al caldo. I cammelli, però, vivono in ambienti aridi caratterizzati da temperature diurne molto alte e, a differenza di molti altri loro colleghi mammiferi, hanno la continua esigenza di eliminare il calore in eccesso.
L’evoluzione di questa specie ha così premiato quegli individui che, con il tempo, sono stati in grado di sviluppare un sistema alternativo per accumulare il grasso. Invece di essere distribuito in maniera più o meno omogenea lungo tutto il corpo, nei cammelli il grasso viene immagazzinato sul dorso: in due gobbe per i cammelli Asiatici, in una soltanto per i dromedari arabi.
I mammiferi sono esseri viventi a sangue caldo e hanno quindi la necessità di mantenere una temperatura corporea costante. Per questo motivo, gestiscono con molta attenzione la loro esposizione al sole, evitando una permanenza eccessivamente prolungata ai raggi solari. Come gli esseri umani, alcune specie possono anche fare affidamento sulla sudorazione per regolare la temperatura. L’esposizione al sole comporta comunque una progressiva disidratazione, che nei casi più estremi può rivelarsi fatale.
Costretti a vivere in ambienti molto caldi, i cammelli passano buona parte della loro vita sotto al solleone con temperature che oscillano tra i 30°C e i 50°C. Per sopravvivere i cammelli sudano ma, anziché perdere umidità dal circolo sanguigno come accade agli esseri umani e a moltissimi mammiferi, perdono uniformemente l’acqua da tutti i tessuti del loro corpo. Così facendo, un cammello può perdere fino al 25% del proprio peso corporeo prima di rischiare la propria salute. Raggiunta un’oasi, il cammello può poi rifocillarsi bevendo fino a 200 litri d’acqua in pochissimi minuti. Salute!
E s e non riescono a raggiungere in tempo una isoletta x disetarsi quei poveri quadrupedi ?visto che affrontano temperature altissime .