Natale scientifico

Come è ormai tradizione, nel corso di questi giorni di festa gli aggiornamenti su bloGalileo saranno rarefatti e saltuari. Una breve pausa prima di affrontare un nuovo anno insieme alla scoperta dei segreti di ciò che ci circonda, dalle particelle di dimensioni infinitesimali alle distanze siderali del Cosmo.

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Il filmato qui sopra illustra una serie di semplici esperimenti per sorprendere amici e parenti. Non sono necessarie particolari abilità per realizzarli, ma alcuni prevedono l’utilizzo di fiammiferi e candele, dunque la bravura sta nel non dar fuoco agli arredi o ai parenti stessi.

Ai tanti lettori del blog e a chi non lo legge mai…

Auguri!

Babbo Natale tra scienza e magia: indagine semiseria

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Mancano ormai poche ore al fatidico scoccare della mezzanotte e, in tutto il mondo, milioni di bambini andranno a dormire immaginando l’arrivo di un paffuto signore che vola su una slitta trainata dalle renne: Babbo Natale.
Da numerosi anni circolano online molti studi, tra il serio e il faceto, che cercano non tanto di spiegare l’esistenza di Babbo Natale, quanto di verificare se il suo fantomatico viaggio tra i comignoli del mondo sia oggettivamente realizzabile. Ecco una breve rassegna di ipotesi tratta da The Science of Santa Claus, che propone dati scientificamente opinabili, ma molto divertenti.

  • Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Eppure, si stima che al mondo vi siano ancora 300.000 specie viventi da catalogare e, nonostante la maggior parte siano insetti e batteri, nulla può categoricamente escludere l’esistenza di una specie di renne simili a quelle utilizzate da Babbo Natale.
  • Sono circa due miliardi i bambini al di sotto dei 16 anni nel mondo. A quanto pare Babbo Natale non è però culturalmente diffuso tra i musulmani, gli indù, gli ebrei e i buddisti: ciò riduce il bacino dei “clienti” a meno di 400 milioni di bambini, mediamente 3,5 per ogni abitazione. Babbo Natale dovrebbe quindi fare visita a circa 92 milioni di case in tutto il mondo.
  • Per compiere il suo itinerario, Babbo Natale ha 31 ore a disposizione grazie alla differenza dei fusi orari, assumendo che compia il proprio viaggio da est a ovest. L’arzillo portatore di doni dovrebbe effettuare quasi 823 visite al secondo, con circa un millesimo di secondo per parcheggiare la slitta, scendere dal camino, lasciare i doni, bere il tradizionale bicchiere di latte con i biscotti, scalare il camino, rimontare sulla slitta e partire per la casa successiva. Leggi tutto “Babbo Natale tra scienza e magia: indagine semiseria”

Piero Angela: 80 anni e una vita dedicata alla divulgazione

Piero Angela
Piero Angela

«Se dopo i 60 anni al mattino ti alzi senza qualche doloretto vuol dire che sei morto». Ama dire così Piero Angela, classe 1928, da un giorno oltre la soglia degli 80 anni. Il divulgatore scientifico più famoso d’Italia merita sicuramente di essere festeggiato e ricordato per aver portato la scienza nei tinelli di milioni di famiglie italiane, scrivendo libri e creando programmi televisivi pacati e obiettivi in grado di spiegare con semplicità l’incredibile complessità della Scienza.

In pochi paragrafi un altro padre della divulgazione scientifica italiana, Piero Bianucci, disegna con efficacia il profilo dalle mille sfaccettature di Piero Angela.

Migliaia di ore di televisione, 32 libri per tre milioni di copie vendute, il premio dell’Unesco per la divulgazione, otto lauree ad honorem. E’ il mezzo secolo di lavoro che Piero Angela ha dedicato alla diffusione della scienza. Delle otto lauree, una gliel’ha data l’Università di Torino. Bella rivincita per il ragazzo che dopo due anni di Politecnico aveva preferito fare jazz e tentare un concorso da annunciatore alla Rai per poi passare al giornalismo.

Radiocronista, corrispondente da Parigi, conduttore del tg. Anche senza essere ingegnere, Angela fa la sua bella carriera nella Rai degli Anni 50 e 60. Il virus della scienza lo contrae raccontando le imprese spaziali: la corsa alla Luna, le prime sonde sparate verso i pianeti. E’ lì che decide di dedicarsi in modo esclusivo a programmi di divulgazione. Scienza, alla Rai, significa anche libertà, i manovratori politici si occupano di altre cose.

Così Angela attraversa imperturbabile la grande metamorfosi dal monopolio alla tv commerciale, dalle calze nere delle Kessler agli strip delle casalinghe alle Isole dei famosi. Lui non cambia: sempre con il ginocchio ben accavallato, cravatta, voce da salotto, casa e lavoro, astemio e parco a tavola, un po’ di jazz con gli amici quando càpita. Una longevità biologica unita a quella, ancora più rara, dei primati di share.

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Il primo proiettile del Nuovo Mondo

inca_colpoOgni anno, nei soli Stati Uniti d’America, sono 10.000 le vittime da armi da fuoco. Una cifra spaventosa, che riflette in pieno la cultura, in alcuni casi maniacale, per le spitfire degli americani. Ma chi fu ad esplodere il primo colpo nel Nuovo Mondo?

La risposta potrebbe provenire dalla recente scoperta, in Perù, dei resti della più antica vittima da arma da fuoco conosciuta. Scavando in un cimitero Inca nei pressi di Lima, un gruppo di archeologi ha portato alla luce lo scheletro di un nativo con il cranio perforato in due punti. Dopo un’attenta analisi, un gruppo di medici legali del Connecticut ha confermato la compatibilità dei due fori con una ferita da pallettone, i proiettili utilizati dai conquistadores spagnoli. Leggi tutto “Il primo proiettile del Nuovo Mondo”

bloGalileo

L’Universo «è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.»

Così scriveva Galileo Galilei nel 1623 ne Il Saggiatore, consegnando all’umanità intera una delle più semplici e suggestive definizioni di ciò che da sempre ci sovrasta nella sua infinita grandezza: l’Universo.
Per rendere le sue conoscenze accessibili e maggiormente fruibili, il grande fisico padovano aveva scelto di comporre i propri trattati nella vulgata italiana, molto più conosciuta del latino dai tanti amatori delle scienze, formatisi autonomamente al di fuori della ristretta cerchia costituita dalle blasonate università italiane.

Proprio come allora, oggi la Scienza ha bisogno di un linguaggio semplice e immediato per essere divulgata. Come un provetto meccanico, la Scienza ha progressivamente posto nei secoli le basi per rendere la propria automobile sempre più veloce.
Le incredibili innovazioni tecnologiche del nostro tempo e l’avvento dell’era digitale, possibili proprio grazie ai progressi scientifici, hanno fatto della Scienza una fuoriserie iperveloce e apparentemente inarrestabile difficile da intercettare e seguire.

Oggi bloGalileo si lancia all’inseguimento nel tentativo di fermare alcuni fotogrammi di quella forsennata corsa che è la ricerca scientifica. Evitando astrazioni e parole difficili, questo blog cercherà di raccontare con parole semplici e comprensibili “la Scienza che orbita intorno”, guidandoci nell’intricato e “oscuro laberinto” di ciò che ci circonda e che ancora non abbiamo imparato a conoscere.
Benvenuti! 😉