Un virus contro il cancro

Un gruppo di ricercatori inglesi è riuscito nell’ardua impresa di trasformare geneticamente un virus, che normalmente causa il raffreddore, per combattere il cancro.

Il comune virus del raffreddore in un’elaborazione computerizzataGli oncologi e genetisti che hanno partecipato al progetto sono convinti che i virus geneticamente modificati potranno dimostrarsi molto più efficaci, e mirati, dei tradizionali farmaci chemioterapici. La chemioterapia, infatti, attacca e danneggia indiscriminatamente sia le cellule sane che quelle cancerogene, causando considerevoli effetti collaterali.
Guidata dal prof. Lawrence Young (University of Birmingham, UK), la ricerca sugli adenovirus modificati sta portando a risultati molto soddisfacenti. “Abbiamo identificato un vero e proprio tallone di Achille per le cellule tumorali” spiega Young ai giornalisti. “Si tratta di una sorta di interruttore molecolare che, collocato sulla superficie della cellula, può indurre le cellule a morire. Inoltre, questo interruttore provoca una risposta immunitaria dell’organismo che velocizza la regressione del cancro.”

Dettaglio di una cellula tumorale delle ovaieNormalmente, per creare reazioni nell’organismo che li ospita, i virus attaccano le cellule rilasciando alcuni geni con le “istruzioni” della malattia di cui sono portatori. Partendo da questo presupposto i ricercatori hanno pensato di seguire lo stesso stratagemma, affidabile ed efficace, dei virus per portare alle cellule geni e proteine per curare il cancro.
I primi esperimenti di laboratorio confermano l’importante scoperta effettuata dal team del prof. Young, che nei prossimi mesi inizierà i primi test clinici con un cospicuo numero di volontari, affetti da tumore alle ovaie e al fegato. Due forme di cancro molto tenaci ed estremamente variabili, in grado di diventare immuni ai farmaci chemioterapici. I virus modificati potrebbero costituire una innovativa ed efficace soluzione per questo genere di tumori. I ricercatori non escludono che, in una fase intermedia, questi virus possano fornire la chiave per rendere maggiormente efficaci i cicli di chemioterapia.

Sono numerosi i laboratori in tutto il mondo impegnati a studiare i virus per combattere il cancro. Fino ad ora solo due farmaci basati su questo principio sono stati immessi sul mercato in Cina, ma sussistono forti dubbi sulla serietà delle ricerche condotte per verificare i principi attivi.
Anche se occorreranno ancora alcuni anni prima di poter usufruire di nuovi farmaci mirati, questo genere di ricerche conferma quanto le cellule tumorali, colonizzate con più frequenza dai virus, siano molto meno in grado di difendersi rispetto alle loro “colleghe” sane.

13 risposte a “Un virus contro il cancro”

  1. Grazie! 🙂
    Ho confrontato diverse fonti prima di scriverlo. Il lavoro dell’equipe di Young è stato recentemente presentato al congresso annuale del National Cancer Research Institute della Gran Bretagna, fonte più che attendibile.
    Speriamo che i test di laboratorio confermino l’efficacia del metodo ideato da Young e il suo team! 😉

  2. No carissimo io non intendevo se il tuo post fosse veritiero o meno 🙂 ci mancherebbe …

    Intendevo la “speranza” che da la notizia … 😉

  3. Speriamo bene….E sopratutto speriamo che le sperimentazioni siano serie!!!!!!!

  4. @ capibecchino
    allora grazie bis! 😉

    @ boccatonda
    sì, la strada promette proprio bene.. speriamo che i trial clinici confermino il trend!

  5. Un barlume di speranza di tanto in tanto male non fa. Il vero guaio, parlando con un briciolo di cinismo, è che se questa cura, una volta superata la terza fase di sperimentazione e messa in produzione, si dimostrerà meno redditizia di chemioterapia e radioterapia per le case farmaceutiche potremo tranquillamente scordarcela.

  6. faranno come per l’AIDS, la renderanno una malattia cronica e quindi curabile e fatturabile ad perpetuam

  7. @ Vincenzo
    Il prof. Lawrence Young e il suo team lavorano in un laboratorio universitario.
    Parlando più in generale, occorre dire che la ricerca di nuovi principi attivi richiede un enorme investimento economico, che solo le grandi multinazionali possono permettersi. Su dieci progetti, che costano centinaia di milioni di Euro, mediamente solo due raggiungono il mercato.

  8. Oltre ad essere una bella notizia che apre le speranze di tutti, la trovo una “segnalazione” veramente degna di nota.

  9. Salve,
    il 5 Luglio a Cagliari, in Sardegna, è nata una Fondazione, la Fondazione Poieo, che si occuperà proprio di raccogliere fondi e finanziare la ricerca di genoterapie virali per la produzione di un farmaco anti-tumorale. Esattamente ciò di cui si parla in quest’articolo! Il nostro progetto “Virobori” è appena partito, ma deve essere sostenuto con l’aiuto di quante più persone possibili!
    Per ulteriori informazioni scrivete ad
    info@fondazionepoieo.it
    oppure visitate il sito
    http://www.fondazionepoieo.it
    Grazie per l’attenzione!

    Matteo Pregio
    (Fondazione Poieo)

  10. Scusatemi questo più che un commento è una domanda per i più esperti: e se il virus mutasse in qualcosa di aggressivo?da quanto ne so queste cose succedono abbastanza spesso in questo campo. Più che altro è perchè ho visto “Io sono Leggenda” con Will Smith e mi ha un po’ scioccato. Pensate che possa accadere una roba del genere o la mia è solo paranoia? Scusatemi se ho scrito qualche castroneria.

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