Luna 40 anni fa: un buon caffè e il viaggio continua

Il 17 luglio di 40 anni fa, i principali giornali di tutto il mondo raccontavano in prima pagina l’avvenuto avvio della missione Apollo 11, dando conto dell’epico lancio realizzato dal Kennedy Space Center con il colossale lanciatore Saturno V.

Mission Control (credit: Nasa)

In quelle ore c’era sicuramente più frenesia qua sulla Terra che lassù nella navicella spaziale proiettata verso la Luna. Seguendo con precisione militare il programma della NASA, i tre astronauti si stavano godendo alcune ore di meritato riposo per recuperare le energie dopo le concitate fasi del lancio, come testimonia efficacemente il resoconto ufficiale della NASA dell’epoca [pdf]. Leggi tutto “Luna 40 anni fa: un buon caffè e il viaggio continua”

Luna 40 anni fa: lancio riuscito, inizia l’avventura

Immaginate di trovarvi in un edificio di 30 piani che d’improvviso decolla sotto i vostri piedi mantenendo una perfetta verticale.

Esattamente 40 anni fa, il 16 luglio 1969, iniziò più o meno così l’avventura verso il suolo lunare di Neil Armstrong, Michael Collins e Edwin E. Aldrin, Jr. Stipati praticamente nella punta del gigantesco lanciatore Saturno V, alto la bellezza di 111 metri per 10 metri di diametro, i tre astronauti partirono verso la volta celeste alle 9 e 32 minuti dal Kennedy Space Center della NASA in Florida.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Il lanciatore alto come un palazzo di 30 piani impiegò circa 12 minuti per portare equipaggio e strumentazione in orbita.  Fondamentale per superare l’orbita terrestre e indirizzare i moduli verso la Luna, il Saturno V esaurì il proprio compito in una ventina di minuti. Leggi tutto “Luna 40 anni fa: lancio riuscito, inizia l’avventura”

La scienza festeggia il secolo di Rita Levi Montalcini

Oggi è una giornata speciale per la scienza italiana. Il 22 aprile di 100 anni fa nasceva a Torino Rita Levi Montalcini, una donna destinata a segnare profondamente la ricerca scientifica grazie ai suoi studi sul fattore di crescita nervoso (NGF).

Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini

Dopo aver dedicato numerosi anni allo studio del sistema nervoso, anche in condizioni proibitive a causa del regime fascista e della seconda guerra mondiale, nei primi anni Cinquanta Rita Levi Montalcini scoprì la proteina NGF, uno degli elementi principali nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati e in particolare degli assoni (i filamenti che fuoriescono dai neuroni per trasmettere i segnali elettrici generati dalle cellule neuronali). Una scoperta fondamentale per comprendere come il nostro sistema nervoso si sviluppa e cercare di carpire i giusti segreti per rigenerare i collegamenti nervosi quando si “rompono” a causa di processi degenerativi o traumi. Leggi tutto “La scienza festeggia il secolo di Rita Levi Montalcini”

Passione e lungimiranza riportano in vita dopo 40 anni le prime foto della Luna

Che cosa ci fanno 2.000 fotografie ad alta definizione del suolo lunare in un McDonald’s? Questa è la loro incredibile storia.

lunaTutto ebbe inizio 43 anni fa circa, quando gli Stati Uniti erano impegnati in una corsa contro il tempo per conquistare la Luna prima del blocco sovietico. In vista dello sbarco sul nostro satellite naturale, tra il 1966 e il 1967 la NASA aveva inviato cinque sonde nello spazio per immortalare il suolo lunare e studiare le aree migliori per l’atterraggio delle missioni Apollo. Ogni sonda era equipaggiata con due telescopi – in grado di visualizzare oggetti nell’ordine di grandezza di un metro – e alcune particolari fotocamere Kodak dotate di pellicola da 70 millimetri. Una camera oscura a bordo provvedeva a sviluppare le immagini che venivano poi trasmesse verso la Terra. Le cinque sonde effettuarono complessivamente 2.000 scatti della Luna.

Alcune immagini consentirono agli esperti della NASA di approfondire le loro conoscenze per identificare il luogo più adatto per la discesa dei moduli delle missioni Apollo, ma buona parte delle pellicole non furono nemmeno analizzate: l’obiettivo era raggiungere la Luna prima dei sovietici e gli aspetti puramente scientifici passavano spesso in secondo piano. Talune fotografie, come il primo scatto che ritraeva il nostro pianeta nella sua totalità, furono anche mostrate al pubblico ma attraverso una grezza riproduzione con pellicole da 35 millimetri, molto meno dettagliate rispetto agli scatti originali. Nel 1969, le nuove immagini provenienti dal primo sbarco sulla Luna fecero rapidamente dimenticare le 2.000 fotografie delle cinque sonde della NASA, che finirono così presto nel dimenticatoio. Leggi tutto “Passione e lungimiranza riportano in vita dopo 40 anni le prime foto della Luna”

Sulle tracce di Charles Darwin

Il 12 febbraio di due secoli fa, nella cittadina britannica di Shrewsbury nasceva un uomo destinato a rivoluzionare la nostra visione del mondo. Quell’uomo era Charles Darwin.

Charles Darwin (1809 - 1882)
Charles Darwin (1809 - 1882)

Grazie alle sue intuizioni e alle numerose osservazioni condotte in alcune delle isole più remote del Pianeta, il famoso naturalista giunse alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento alla formulazione delle sue teorie sull’evoluzione e l’origine delle specie. Darwin, infatti, intuì che le specie vegetali e animali evolvono per la selezione naturale di alcune mutazioni, del tutto casuali ed ereditarie, che si rivelano utili per la prosecuzione della specie. Con le sue teorie, Darwin mise profondamente in discussione la Scienza del suo tempo, fornendo nuove evidenze sull’evoluzione stessa dell’uomo da un antenato comune anche ai primati e dunque non creato uguale e immutabile da una divinità.

Le iniziative per ricordare e divulgare l’opera del naturalista britannico a duecento anni dalla sua nascita sono innumerevoli, e naturalmente interessano anche il Web. Ecco qualche spunto per conoscere e approfondire il fondamentale apporto alla Scienza fornito da quella mente brillante che fu Charles Darwin. Leggi tutto “Sulle tracce di Charles Darwin”

Perché le lettere sulle tastiere hanno una certa disposizione?

La usiamo ogni giorno per navigare online, lavorare e scrivere i messaggi ai nostri amici, eppure la maggior parte di noi non conosce la storia che ha permesso alla tastiera di assumere la sua forma attuale.

Sholes-Glidden Type-Writer
Sholes-Glidden Type-Writer

Le tastiere americane, quelle principalmente utilizzate in campo informatico, devono la disposizione dei loro tasti a Christopher Latham Sholes, uno stampatore di Milwaukee che verso la fine degli anni Sessanta del XIX secolo progettò con Carlos Glidden un sistema per la scrittura meccanica sulle pagine. Nel 1873 il brevetto dell’invenzione fu venduto alla E. Remington & Sons che produsse un primo modello, noto come Sholes-Glidden Type-Writer.

I due inventori erano giunti al modello finale attraverso una lunga fase di prove ed errori. Il problema principale, infatti, era dato dalla complessità del meccanismo che consentiva l’impressione di una lettera sulla carta. Nelle prime versioni, molto rozze e poco efficienti, i martelletti tendevano a incastrarsi con estrema facilità tra loro, specialmente nel caso di numerose battute al minuto. Leggi tutto “Perché le lettere sulle tastiere hanno una certa disposizione?”