Protezione solare corallina

coralloUtilizzare una giusta protezione solare evita spiacevoli scottature e aiuta a tenere alla larga i pericolosi raggi ultravioletti (UV). Gli organismi che popolano le barriere coralline, esposti quotidianamente alla luce del sole riflessa dagli stessi coralli, non possono naturalmente utilizzare una crema solare, eppure non sembrano subire gli effetti dannosi dei raggi UV. Dunque, qual è il loro segreto?

Per rispondere a questa domanda, un gruppo di ricercatori guidato da Ruth Reef (University of Queensland, Australia) ha condotto una interessante indagine partendo da una evidenza scientifica ormai acclarata: gli esoscheletri dei coralli, costituiti dal carbonato di calcio, diventano fluorescenti se esposti alla luce ultravioletta, una condizione che sembra suggerire la capacità di assorbire i raggi UV. Leggi tutto “Protezione solare corallina”

Quando lo squalo martello aguzza la vista

Testa piatta, allungata e con gli occhi sulle due estremità. Da tempo i ricercatori si interrogano sulla particolare conformazione degli squali martello (famiglia Sphyrnidae) e sulla insolita forma della loro testa. Ora, una ricerca potrebbe gettare nuova luce utile per risolvere l’enigma.

credit: pending

Sulla forma della testa degli squali martello sono maturate nel corso degli anni due scuole di pensiero: una ipotizza che questi animali non siano dotati di vista binoculare poiché gli occhi sono molto distanti tra loro e orientati in direzioni quasi completamente opposte, l’altra che la posizione degli occhi alle due estremità della testa consenta di avere una migliore percezione della profondità. Partendo da questi presupposti, Michelle McComb (Florida Atlantic University) ha condotto insieme ad alcuni colleghi una serie di test per verificare quanto sia effettivamente ampio il campo visivo degli squali martello e se la loro vista possa essere binoculare o meno. Leggi tutto “Quando lo squalo martello aguzza la vista”

Maiali allo specchio

Come gli esseri umani, anche i maiali sono in grado di apprezzare la rilevanza della loro immagine riflessa in uno specchio. Tale peculiarità è stata da poco scoperta da un gruppo di ricercatori e colloca i suini in quel ristretto insieme di animali in grado di riconoscersi allo specchio e dunque di attivare funzioni cognitive particolarmente elaborate.

maispe

Il team di ricerca ha sottoposto quattro coppie di maiali a un semplice test. Ogni coppia è stata collocata all’interno di un recinto dotato di specchio per cinque ore. La scelta di condurre l’esperimento su due maiali per volta è stata dettata dalla natura di questi animali, molto socievoli e dunque maggiormente a loro agio in compagnia di un loro simile, e dalla volontà di osservare anche le reazioni all’interno della coppia. Leggi tutto “Maiali allo specchio”

Un clandestino nel genoma del bradipo

Il Choloepus hoffmanni, per gli amici colepo di Hoffman, è un bradipo didattilo con un genoma davvero particolare, almeno stando agli esiti di una recente ricerca.

Choloepus hoffmanni (credit: animaldiversity.ummz.umich.edu)
Choloepus hoffmanni (credit: animaldiversity.ummz.umich.edu)

Secondo un gruppo di ricercatori, il DNA di questo particolare mammifero cela il fossile di un virus. Un fenomeno ormai noto e dovuto alla capacità di alcuni retrovirus di lasciare le tracce del loro passaggio nel genoma degli animali. Leggi tutto “Un clandestino nel genoma del bradipo”

Scimpanzé virtuali, sbadigli reali

Non stupitevi se durante la lettura di questo post vi ritroverete a sbadigliare. Lungi da me annoiarvi, ma gli sbadigli sono molto contagiosi.

credit: William Calvin

Determinati a scoprire se alcuni primati siano in grado di riconoscere un loro simile virtuale, realizzato con la tecnica dell’animazione, come facciamo noi umani, un gruppo di ricercatori ha recentemente condotto un esperimento molto curioso e interessante con alcuni scimpanzé. Leggi tutto “Scimpanzé virtuali, sbadigli reali”

Un colpo d’ala e scatta l’allarme

I volatili utilizzano molteplici sistemi per comunicare. Oltre al canto, al colore delle piume e ai movimenti in volo, alcuni esemplari utilizzano anche i rumori prodotti dalle loro ali per farsi notare da un potenziale partner o per spaventare i loro nemici. Un gruppo di ricercatori ha ora dimostrato come anche i piccioni utilizzino le loro ali per avvisare i membri di uno stormo su un possibile pericolo. Un segnale di allarme “non vocale” mai riscontrato prima tra i pennuti.

Ocyphaps lophotes (credit: rbgsyd.nsw.gov.au)

Non tutti gli uccelli utilizzano il loro apparato di fonazione per attirare l’attenzione dei loro simili. Partendo da questo presupposto, Robert Magrath (Australian National University, Canberra – Australia) ha cercato di scoprire se il rumore prodotto dalle ali degli uccelli nelle fasi di repentino decollo possa essere avvertito come un segnale utile per comprendere se sia necessaria o meno la fuga. Leggi tutto “Un colpo d’ala e scatta l’allarme”