La Via Lattea in un minuto

Trovarsi in uno dei due bracci della Via Lattea ha i suoi vantaggi. Grazie alla posizione del sistema solare nella galassia, il nostro Pianeta giace in una zona ottimale per osservare un’ampia porzione degli astri celesti compresi nella nostra casa nel Cosmo. E questo filmato ne è una chiara dimostrazione.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

L’autore del video, realizzato alcuni mesi fa nei pressi di Fort Davis (Texas – USA), ha sfruttato la tecnica del “time lapse” per concentrare in meno di un minuto il passaggio della porzione visibile della Via Lattea nella volta celeste. Le immagini sono state registrate con un’ottica da 15 mm, utile per comprendere in una sola inquadratura un’ampia porzione di cielo. Leggi tutto “La Via Lattea in un minuto”

Guarda che Luna, senti che freddo

Qual è la zona più fredda del nostro sistema solare? Difficile stabilirlo in assoluto con precisione, considerata la natura e le dimensioni dell’area nella quale danzano i pianeti intorno al Sole. In compenso, da poche ore sappiamo qual è uno dei punti più freddi finora scoperti dall’uomo nel sistema solare.

Polo Sud lunare (credit: NASA/GSFC/Arizona State University)
Polo Sud lunare (credit: NASA/GSFC/Arizona State University)

Stando alle rilevazioni effettuate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA, il record spetta a un cratere molto prossimo al polo sud della Luna. In quell’area la temperatura è pari ad appena 33 kelvin sopra lo zero assoluto, ovvero -240 °C circa. Secondo gli esperti dell’ente spaziale americano, la regione da poco mappata da LRO potrebbe ospitare alcuni depositi di acqua ghiacciata, un’importante risorsa se si decidesse di installare in futuro una base lunare permanente. Leggi tutto “Guarda che Luna, senti che freddo”

Hubble aguzza la vista

Il “tagliando” dello scorso maggio ha giovato molto al celebre telescopio spaziale Hubble. A distanza di alcuni mesi dalle spettacolari passeggiate spaziali degli astronauti della missione Sts-125, organizzata per riparare e implementare le ottiche e l’equipaggiamento del telescopio, la NASA ha da poco rilasciato alcune immagini per mostrare al mondo la ritrovata vista di Hubble.

NGC 6217 (credit: NASA, ESA, and the Hubble SM4 ERO Team)
NGC 6217 (credit: NASA, ESA, and the Hubble SM4 ERO Team)

Tra le immagini più suggestive da poco diffuse online, spicca sicuramente la fotografia della galassia a spirale barrata NGC 6217, la prima a essere realizzata con la versione riparata e aggiornata dell’Advanced Camera for Surveys (ACS) collocata a bordo del telescopio spaziale. Gli scatti di questo affascinante angolo del cosmo sono stati effettuati tra il 13 giugno e l’8 luglio per calibrare al meglio la strumentazione di Hubble. Leggi tutto “Hubble aguzza la vista”

NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea

L’ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) ha da poco rilasciato un’immagine molto suggestiva e dall’alto valore scientifico di NGC 4945, una galassia simile alla nostra Via Lattea.

NGC 4945 credit: ESO
NGC 4945 credit: ESO

Secondo gli astrofisici, infatti, questa galassia ha molto in comune con casa nostra: è a spirale ed è dotata di bracci ben avvolti e di una regione centrale “a barra”. Con ogni probabilità NGC 4945 ospita al proprio interno un buco nero estremamente massivo che sta lentamente divorando la materia di cui è composta la galassia, rigettando enormi quantità di energia nello spazio. Leggi tutto “NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea”

Luna 40 anni fa: la lezione delle missioni Apollo

Sono passati 40 anni dalla prima grande avventura lunare dell’uomo, eppure la Luna ci nasconde ancora alcuni segreti. La missione dell’Apollo 11 in quel lontano 1969 non ebbe in realtà un grande valore scientifico sul fronte dell’approfondimento delle nostre conoscenze sul satellite naturale che orbita intorno alla Terra. L’obiettivo primario era portare gli astronauti statunitensi sulla superficie della Luna e su questo punto si concentrò principalmente il lavoro delle equipe della NASA.

credit: nasa.gov

Certo, l’Apollo 11 riportò a terra diversi chilogrammi di rocce lunari e consentì di misurare con maggiore precisione le distanze tra la Terra e la Luna a seconda dell’orbita, ma i principali progressi scientifici sulla conoscenza del nostro satellite arrivarono con le altre missioni del programma della NASA. In questo senso, l’impresa di Aldrin, Armstrong e Collins fu una sorta di prova generale, una prova che però non ammetteva troppi errori o la ripetizione di alcuni atti. Tutto doveva funzionare alla perfezione come nel rodato meccanismo di un orologio e così fu. Leggi tutto “Luna 40 anni fa: la lezione delle missioni Apollo”

Luna 40 anni fa: splash!

24 luglio 1969, a 194 ore e 49 minuti dal lancio, l’Apollo 11 inizia la procedura automatica per tornare sulla Terra. È un passaggio molto delicato, il modulo di comando deve fendere l’atmosfera terrestre con la giusta inclinazione, altrimenti rischia di sfracellarsi a causa del forte impatto.

apollorecov credit: nasa.gov

Lo scudo termico montato sulla navicella resiste al fortissimo calore prodotto dall’attrito e protegge l’equipaggio all’interno, che infine ammara nell’Oceano Pacifico [mappa] alle 16 e 50 minuti UTC. Nel momento dello splashdown, l’orologio del mission control di Houston segna 195 minuti 18 ore e 35 secondi, il tempo di durata dell’intera missione che per la prima volta ha portato l’uomo sulla Luna. Leggi tutto “Luna 40 anni fa: splash!”