Uno Shuttle sul groppone

Non capita tutti i giorni di imbattersi in una fotografia così sorprendente.

Trasporto aereo dello Shuttle (credit: nasa.gov - Carla Thomas)
Trasporto aereo dello Shuttle (credit: nasa.gov - Carla Thomas)

L’immagine, rilasciata lo scorso 10 dicembre dalla NASA, ritrae il trasporto dello Space Shuttle Endeavour verso il Kennedy Space Center situato in Florida (Stati Uniti). Per trasportare il famoso mezzo destinato a viaggiare nel cosmo, l’Agenzia spaziale americana utilizza un Boeing 747 appositamente modificato per supportare il peso del suo ingombrante passeggero (circa duemila tonnellate). Il terreno secco e brullo che si intravede sullo sfondo è quello del Deserto del Mojave, una regione desertica nel nord-est della California che si estende per oltre 38mila chilometri quadrati.

Lo Shuttle Carrier Aircraft (SCA), questo il nome del Boeing 747 impiegato dalla NASA, si occupa del trasporto degli Shuttle tornati dalle missioni spaziali dai punti di atterraggio dislocati negli States al Kennedy Space Center. Benché sia simile a un normale aeroplano, la famosa navetta spaziale non è concepita per compiere voli terrestri (fatta eccezione per gli atterraggi) e necessita dunque di un passaggio da questo bestione dei cieli.

Portarsi “a spalle” uno Shuttle in volo comporta naturalmente dei compromessi, anche per un Boeing 747. L’aeromobile ha una autonomia di circa 1.850 Km, rispetto alla tradizionale di oltre 10mila Km, dunque sono necessarie tappe intermedie per rifornire l’aereo e riprendere il trasporto. Lo SCA viaggia  a un’altitudine massima di circa 4.500 metri e a una velocità massima pari a 730 Km all’ora circa.

Una simbiosi tra aereo e Shuttle non propriamente alla pari…